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Biden e le tasse, il MES che parte, la BCE segue la FED e la Cina senza obiettivi

Settimana conclusa con numeri non particolarmente rilevanti. Segna, infatti, una performance “degna di nota” soltanto Milano che, a differenza degli zero virgola altrui, ha guadagnato l’1,34% rispetto a giovedì.

Cominciano a preoccupare le rinnovate tensioni tra Stati Uniti e Cina dopo il nuovo giro di vite della Cina su Hong Kong e le conseguenti minacce del presidente Donald Trump. I mercati temono che il riacutizzarsi dello scontro tra le due superpotenze potrebbe avere ripercussioni sia sul fronte finanziario sia su quello commerciale. Inoltre, a mettere ulteriormente “sotto pressione” i listini è stata anche la mancata fissazione da parte di Pechino di target economici per il 2020. Il premier Li Keqiang, infatti, ha detto: “non abbiamo fissato un obiettivo specifico per la crescita economica per l’anno, principalmente perché la situazione epidemica globale e la situazione economica e commerciale sono molto incerte e lo sviluppo della Cina sta affrontando alcuni fattori imprevedibili”. Ricordiamo che nel primo trimestre del 2020 l’economia cinese ha subito una flessione del 6,8%.

Secondo l’FMI, con la pandemia in corso si sta assistendo ad una “drammatica inversione” dei flussi di portafoglio verso i mercati emergenti e questo accentua i rischi per la stabilità finanziaria globale. Stando all’Fmi, infatti, i flussi verso obbligazioni ed azioni nei mercati emergenti sono “molto piu’ sensibili” al cambiamento delle condizioni finanziarie globali in periodi estremi piuttosto che in periodi normali; mentre le condizioni interne a ciascun Paese hanno maggiore importanza per i flussi obbligazionari ed azionari in valuta locale.

Prima di arrivare in Europa, segnalo che negli USA il candidato alla Casa Bianca per i democratici, Joe Biden, durante un’intervista alla Cnbc ha criticato i tagli alle tasse effettuati dai repubblicani nel 2017, rivolgendosi all’intervistatore: “Immagina se avessimo quei 2.000 miliardi di dollari adesso che ci avviamo, Dio piacendo, verso una ripresa che, per come la vedo adesso, e’ ancora molto distante”. Inoltre, ha detto che se fosse eletto revocherebbe il taglio alle tasse del 2017 per coloro che guadagnano oltre un milione di dollari l’anno e alzerebbe il carico fiscale sulle imprese al 28%.

Europa.

Detto,fatto. La linea di credito del MES per l’emergenza sanitaria “è disponibile per tutti e, per erogare i prestiti, serve che i singoli Paesi facciano richiesta. Poi ci sarà un’istruttoria che è stata velocizzata al massimo e di fatto è già stata fatta e nel giro di due o tre settimane questi fondi possono essere resi disponibili” con un prestito che ha vita media di 10 anni e tasso “attorno allo zero”. Lo ha detto a Sky Tg24 Economia Nicola Giammarioli, Segretario generale del Meccanismo Europeo di Stabilità il quale ha specificato che “ad oggi non è arrivata nessuna richiesta” da parte dei Paesi europei.

Sempre in UE e seguendo la FED, la BCE ha fatto sapere ieri che in caso di peggioramento della situazione, è perfettamente preparata ad un eventuale incremento degli acquisiti di titoli governativi nell’ambito del nuovo programma “PEPP” già a partire dal prossimo mese di giugno.

Speriamo non serva.

Flash:

  • Il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ha autorizzato la sottoscrizione di 30 accordi per l’innovazione, finalizzati a sostenere programmi di ricerca e sviluppo nell’ambito delle aree ‘Agrifood’, ‘Fabbrica Intelligente’ e ‘Scienze della Vita’, per un ammontare complessivo di investimenti in innovazione di 221 milioni di euro sul territorio nazionale.
  • Burberry si aspetta mesi molto difficili a causa della pandemia, nonostante un rimbalzo delle vendite in Corea del Sud e Cina, il suo mercato principale. 
  • Anche siderurgia e agroalimentare entrano nel perimetro dei settori coperti dal Golden Power.

Buon week end!

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Scritto da Vincenzo Lettieri

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