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L’elettrico è più vivo che mai e in borsa si compra alla grande

Venghino signori venghino! Compriamo tutto quello che vendete! Venghino signori venghino!

Altra giornata positiva sui mercati in tutto il mondo. Performance dal colore verde per tutti i principali indici con l’S&P500 che ha superato quota 3 mila dollari in una giornata dove il vix ha perso quasi il 2% assieme all’oro e l’obbligazionario è calato tranne che per il treasury americano a dieci anni.

Milano ha guadagnato l’1,50% e la maglia rosa l’ha vinta Bper Banca che ha segnato un +10,4%.

A cosa è dovuto tutto questo? A niente.

Ci si aspetta una ripresa grazie alla graduale riapertura delle attività economiche e dei confini. Questo è quello che leggerete ovunque e che leggerete anche qui perché spesso sui mercati una ragione non esiste e le cose vanno come vanno e non come dovrebbero andare, anzi.

Sicuramente, se volessimo collegare i mercati (azionari ad esempio) con l’economia reale dovremmo ragionare per ogni società quotata sulle prospettive di crescita da qui a fine anno, sui dividendi, flussi di cassa eccetera eccetera. Ma come posso io, oggi, immaginare una ripresa duratura che porti le imprese a ridurre la mazzata di marzo e aprile (sperando con tutto il cuore che sia finita lì)? Evidentemente non posso farlo. L’unica cosa che posso fare, dovendomi muovere ogni giorno, è sperare che le cose vadano bene e scommettere sull’uomo (vale sempre la pena) e ieri così è stato. Giusto? Sbagliato? Direi non scontato e va benissimo così sperando che tenga e che non sia solo (come sicuramente è) una reazione del momento.

Infatti, ieri, Fitch Ratings ha fatto sapere di aver tagliato le stime di crescita del PIL globale per il 2020 da -3,9% a -4,6%, segnalando “un allargamento dello shock provocato dalla pandemia di coronavirus, shock che sta ora mostrando la sua effettiva portata”. L’agenzia di rating segnala comunque “un inizio di stabilizzazione delle stime”, con “una ripresa dell’attività economica nei prossimi mesi”. Per il 2021, atteso un rimbalzo del 5,1% per il Pil globale e del 4,4% per l’Eurozona.

Vedremo.

Intanto, in Italia, secondo l’Ufficio Studi Confcommercio, cio’ che risulta particolarmente grave e preoccupante e’ che la crisi si e’ abbattuta su un’economia gia’ fortemente debilitata: tra il 2007 e il 2019, infatti, ciascun italiano ha perso oltre 21.600 euro di ricchezza e il totale aumenterà. Famiglie più povere e più preoccupate, specie per il lavoro, quindi.

Una lezione ci arriva dalla Francia dove Macron ieri è stato molto attivo per l’automotive. Il presidente della Repubblica francese ha annunciato che Renault ha accettato di “entrare nel programma europeo di batterie elettriche” portato avanti dalla concorrente Psa e da Saft (Gruppo Total). Renault, ha spiegato Macron, “entrera’ nel capitale e sviluppera’ il progetto”. In questo modo la Francia si candida a salire sul podio dei Paesi con un’alta percentuale di veicoli “puliti”. Altro che “il covid ha fatto dimenticare l’elettrico”. L’ha accelerato.

Flash:

  • Mercury Uk, azionista di controllo di Nexi, ha comunicato l’intenzione di vendere di fino a 55 milioni di azioni ordinarie esistenti della societa’ dei pagamenti, pari a circa l’8,8% del capitale.
  • La Germania si prepara ad aprire i confini e a consentire i viaggi dei cittadini tedeschi a partire dal 15 giugno. 
  • Il cda di Intesa Sanpaolo ha approvato la delibera relativa al finanziamento in favore di Fca Italy per un importo pari a 6,3 miliardi.

Buona giornata e buon caffè!

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Scritto da Vincenzo Lettieri

MONTELLA (Parlamento OSCE): “Serve coraggio per superare la crisi. Siamo in campo per supportare i parlamenti dei paesi membri”

I soldi ci sono (forse), chissà le idee