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BIDEN HA VINTO, TRUMP HA PERSO. MA SIAMO SICURI ?

Il commento di Alessandro Iovino, direttore di Real Inside Magazine, sulle elezioni americane

Joe Biden ha vinto. Donald J. Trump ha perso.

Sono un convinto sostenitore di Trump che troppo spesso viene dipinto con molta superficialità dai media europei. Questi non hanno mai capito fino in fondo non tanto chi è Trump, ma ciò che rappresenta per un elettorato di non poco rilievo.
Se Biden e’ stato il presidente più eletto della storia, va sottolineato che Trump è stato il candidato repubblicano che ha raccolto più voti di sempre, e fatto di non poco conto, ha aumentato i suoi voti, rispetto a quello che lo portarono alla Casa Bianca nel 2016.
Ma andiamo al dunque.

Ho un così alto senso delle istituzioni democratiche americane, le più antiche al
mondo, che se fossi uno dei consiglieri di Trump, gli direi: “Basta, fermiamoci. Hai scritto comunque la storia, ma prima dei presidenti, c’è la presidenza. Istituzione sacra.
Facciamo i ricorsi, ma accetta la sconfitta e ricorda ciò in cui credono i tuoi sostenitori: Dio e’ sovrano, sempre, ed ha il controllo di tutto!”.

E per una volta, per essere ancora più originale rispetto a quello che e’ stato fin ora, suggerirei a Trump di non essere Trump, e spiazzare tutti con un alto senso di responsabilità, ammettendo la sconfitta.
Del resto, ormai anche il tweet di poche ore fa del Premier israeliano ha messo la pietra tombale sulla possibilità che i giochi siano ancora aperti per Trump.

Ma, detto ciò, per essere chiari, ecco come stanno le cose sull’altro fronte.

Joe Biden oltre un anno fa venne chiamato dal partito perché non avendo nessuna chance, i democratici pensarono bene di candidare un vecchio politico ma comunque con una certa credibilità, che non poteva dire di no, perché già aveva avuto l’onore di essere stato vicepresidente. E nella vita politica se si prende, poi alla fine si deve anche dare.
Insomma: come avvenne al compianto John McCain che, pur sapendo di non avere alcuna possibilità di battere Obama, scese in campo per spirito di servizio verso il suo partito.
Nessun nastro nascente tra i democratici quindi voleva scontrarsi con Trump, favoritissimo, e ormai proiettato verso la riconferma.
Biden fu scelto perché non aveva una visione forte, non ha carisma, non entusiasma. E’ stato sempre un secondo, ma comunque sempre uomo di potere.
L’unica cosa in comune con Trump?
Entrambi molto propensi alle gaffe. Questo è bene che lo sappiano anche tutti i nuovi sostenitori di Biden, eletto al senato americano la prima volta quando aveva 30 anni.
Fu scelto quindi per perdere, anche se poi ha vinto. Sembra assurdo, ma è così …

Perché ?

Perche’ arrivo’, inaspettato, nel marzo del 2020, quel maledetto Covid-19, o per dirla alla Trump, il “virus cinese”. Tragicamente, questo virus ha finito per essere il
“miglior alleato” per il partito democratico. L’economia che con il tycoon alla guida del paese viaggiava forte, causa Covid, ha subito una pesante battuta d’arresto. Il Presidente Trump non ha sempre gestito bene l’emergenza sanitaria, ed ha commesso degli errori. Non vi è dubbio.
Ma quando poi fu chiaro ai Democrat che poteva esserci qualche possibilità, venne fuori il nome di Kamala Harris, una forte candidata alla vicepresidenza, che sarà destinata ad occupare la scena, facendo ombra al presidente.

Eppure il “presidente anomalo” in carica ancora fino al gennaio 2021, ha fermato, nonostante tutto, questa fantomatica onda democratica, che ha portato Biden alla Casa Bianca, ma con un margine davvero irrisorio.
Il 46esimo presidente eredita un paese lacerato. E non sarà facile governarlo.
Non c’è molto da festeggiare, onestamente.

Infine Trump ha dimostrato di non essere politicamente corretto, spesso ha fatto uscite infelici, ma in questa fase così delicata per la storia dell’umanità poteva essere l’unico margine all’avanzata dell’Impero Cinese.
L’unico in grado di affrontarlo a viso aperto.
L’unico in grado di negoziare con Kim Jong-Un senza passare per la Cina (trovo assurdo come i media di tutto il mondo non siano disposti a riconoscere la portata di questo evento).
L’unico in grado di difendere i Cristiani perseguitati nel mondo come nessun altro presidente americano ha fin ora fatto. Ma questo nel mondo occidentale sembra non avere peso, perché siamo pronti a difendere i diritti degli altri, e non quelli dei nostri fratelli.
L’unico ad avere il coraggio di promettere – e poi mantenere la promessa – che avevano già fatto i suoi ultimi tre predecessori, ovvero di spostare Ambasciata USA da Tel Aviv a Gerusalemme.
L’unico vero amico di Israele, capace però anche di strappare un accordo storico tra Israele ed alcuni paesi arabi, nel silenzio della stampa nazionale.

Trump ha “cristianizzato” la Casa Bianca. Ha fatto una scelta di campo: ha deciso di essere al fianco dei Cristiani, di portarli al centro delle attenzioni della sua agenda presidenziale. Ha lasciato che i pastori pregassero per lui. E scusate se è poco, ma questo ha un suo peso nella scelta elettorale dei credenti.

L’ha fatto per scopi elettorali ?
Non è stato sincero ?
Probabile, ma l’ha fatto .
Questo conta, alla fine.

Un politico non viene giudicato tanto per la sua moralità nel privato, ma per la sua capacità di mantenere le promesse.
Pensando a Trump, ho sempre ricordato quel verso della Bibbia che dice: “Dio ha scelto le cose pazze del mondo, per svergognare i sapienti” (I Corinzi 1:27).
Forse con lui è stato così.
Ma di certo, mi tocca dirlo, non condivido l’isterismo di alcuni leader Cristiani che esagerano nell’essere disfattisti. Troppe strumentalizzazioni spirituali per fini politici, troppe profezie e fanatismi.
Questo presidente – chi l’avrebbe mai detto – e’ stato il più importante punto di riferimento per il mondo Cristiano americano e non solo.
A tutti i sostenitori di Biden, vorrei solo dire: speriamo di non assistere – come fu per Obama – all’islamizzazione della Casa Bianca. Una cosa e’ rispetto per la libertà religiosa, altra cosa e’ sottomissione culturale a questa religione. Ma di questo, ne riparleremo.

Proprio noi credenti sappiamo che Dio e’ sovrano, su tutto e tutti.
Meglio Trump di Biden, ma non disperiamo.
La nomina del Giudice Barrett delle scorse settimane – che per molti anni da un preciso assetto alla Corte Suprema degli USA – e’ stato l’ultimo grande “dono” di Trump ai suoi elettori.

Trump ha perso, ma siamo poi così sicuri che Biden ha vinto ?

Come si dice: chi vivrà, vedrà.

La storia sarà molto più clemente con Trump di come lo siano stati la gran parte dei commentatori, analisti e giornalisti della nostra epoca.

In ogni caso: God bless America !

PS: il “pazzo” Trump non ha mosso nemmeno una piccola guerra in questi quattro anni. Mi auguro che Biden faccia lo stesso, emuli il suo predecessore, perché da vicepresidente con Obama, ha autorizzato molti interventi militari. Per la pace di tutti i buonisti, sinistroidi e pacifisti che oggi inneggiano al vecchio Zio Joe ….

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Scritto da Alessandro Iovino

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