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“DIFENDI LA TUA PROPRIETÀ”: il nuovo libro di Vittorio Brigida

Alessandro Iovino Autore della Prefazione al Libro

Aristotele fu uno dei primi grandi pensatori ad elaborare il concetto di proprietà. Nei suoi scritti, ci lascio’ una massima: “Due sono le cose che più di tutte le altre inducono gli uomini a preoccuparsi e ad amare: la loro proprietà e i loro affetti”.

In modo un po’ sarcastico, ribadì come l’uomo sia sensibile alla difesa della propria proprietà, preannunciando poi quello che sarà un dibattito al centro della filosofia politica degli ultimi tre secoli, nelle società capitalistiche. 

Ma questo lavoro di Vittorio Brigida, non è un trattato di filosofia o sociologia. E’ una riflessione spirituale, che vuole raggiungere sopratutto genitori e leader di giovani, per dimostrare che la “proprietà” più preziosa che abbiamo e’ quella dei nostri figli e dei giovani che siamo chiamati a servire. 

E, non per contraddire Aristotele, ma scopriremo che in quanto credenti, siamo chiamati a “difendere” queste proprietà, e di conseguenza anche i nostri affetti. 

Vorrei però sgombrare il campo da ogni equivoco: noi non siamo proprietari dei nostri figli o dei giovani che serviamo nella chiesa. 
Siamo però proprietari dello spazio che offriamo e gestiamo per loro.
Per comprendere ciò che ha scritto il pastore Brigida in questo testo, bisogna comprendere che non intendiamo la proprietà come una  gestione dispotica ed autoritaria di un gruppo di persone, anzi. 
Bisogna concepire la proprietà come un senso di responsabilità, come un tipo di amministrazione che per un tempo siamo chiamati a governare. 
Accade con i nostri figli, così come nelle chiese. 

Ed una proprietà, va difesa. 
Ma anche qui, voglio precisare: la “difesa” non può e non deve essere un atto coercitivo. Non deve e non può essere in quest’epoca una chiusura verso le novità o comunque ciò che accade nel mondo. Difendere significa armarsi della preghiera, della fede, della formazione e della cultura biblica. 

In questi mesi ho intervistato molti leader e pastori, da tutto il mondo. 
Tutti mi hanno ribadito (e non erano d’accordo tra loro) che sopratutto in questo tempo di crisi legato alla pandemia globale da Covid-19, bisogna investire nel discepolato dei credenti. 

Ecco cosa significa difendere la proprietà.
Così assumerà questo atto di difesa un valore nobile, ed anche biblico. Perché possiamo adempiere completamente a quel passo che dice: “… aggiungete alla vostra fede … la conoscenza” (II Pietro 1:5). 

Saremo più forti, non se ci chiudiamo, ma se consociamo ciò che ci circonda. Dobbiamo imparare a difenderci dall’ignoranza, dalla malafede, dall’ingiustizia e dalle fake news. 

Per dirla alla Brigida, dobbiamo “togliere al nostro nemico” per santificare le nostre proprietà, le nostre case e le nostre famiglie. 

Consiglio la lettura di questo libro, ed incoraggio l’autore, il mio amico Vittorio, a continuare per questa strada, a scrivere sempre ed ancora di più. 
Del resto, questo è il miglior modo per “difendere” la propria mente ed il proprio cuore. 

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