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Il calo delle borse e il rammarico delle banche per i dividendi

Un lunedì davvero complicato per le borse mondiali. La nuova versione del covid che gira in Inghilterra già da settembre, assieme ad altre che girano nel mondo da mesi, ha destato una forte preoccupazione amplificata, in modo a dir poco affrettato e poco puntuale (ma solo nei titoli per far scena!), dai principali media e dai social.

A quanto pare, infatti, si tratta di una forma di covid 19 che tende a contagiare in modo più rapido rispetto a quella sinora conosciuta ma non differisce, per fortuna, da quest’ultima per letalità e, cosa assolutamente più importante, non ci sono elementi al momento per dichiararla immune ai vaccini.

Vedremo cosa accadrà quest’oggi considerando, tra le altre cose, che l’accordo sul piano di aiuti negli Stati Uniti tra democratici e repubblicani al Congresso è finalmente avvenuto e, pertanto, dovremmo mantenere la calma e concentrarci davvero sull’avvenire provando, con saggezza, a limitare i danni che potrebbero venir fuori (speriamo di no!) dalle prossime settimane.  

Nel frattempo, è curioso e al tempo stesso molto interessante, anche alla luce di quanto abbiamo raccontato qui la scorsa settimana, che il Presidente dell’ACRI, l’Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio abbia espresso, proprio ieri, un “profondo rammarico” in merito alla nuova raccomandazione della Banca Centrale Europea di estendere al 2021 la sospensione della distribuzione dei dividendi. “Se abbiamo compreso la misura adottata riguardo al 2020, auspicando però che venissero introdotte distinzioni tra i diversi istituti in funzione della loro capitalizzazione, ora ci sembra gravemente dannosa una misura indiscriminata prorogata per un altro anno”. “Sul lungo periodo, un atteggiamento così rigido nei confronti dell’industria bancaria si potrebbe, infatti, rivelare addirittura controproducente, rischiando di compromettere il valore delle stesse banche, perché si riduce la loro attrattività per gli investitori e la complessiva fiducia nei confronti del settore – spiega Profumo – Inoltre, questa misura danneggia grandi e piccoli azionisti, che per due anni non percepiranno dividendi, e sottrae risorse a consumi e ulteriori investimenti”.

Questa mattina non ci sono flash interessanti da comunicarvi.

Una buona giornata e buon caffè!

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Scritto da Vincenzo Lettieri

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