Sconcerto a Napoli per la scomparsa improvvisa del caro prof. Ernesto Paolozzi.
Scrittore, accademico ed anche consigliere comunale a Napoli. Una vita dedicata alla filosofia, in particolare allo studio della vita e del pensiero di Benedetto Croce. Ma anche un divulgatore e conferenziere. Molti dei suoi scritti sono stati dedicati al liberalismo.
L’ho conosciuto perché è stato il maestro del mio amico fraterno Giovanni Tagliaferri.
Era un uomo antidogmatico, e come ha sottolineato Titta Marrone in un lungo speciale a lui dedicato il 10 aprile sul Mattino, e’ stato negli anni del pensiero marxista dominante un vero ed autentico liberale.
Ebbe a dire: “Non esistono principi assoluti, tranne il principio di libertà che, per sua natura, non ammette assoluti”
Era sempre disponibile, gentile e generoso.
Amava stare con i giovani, parlare di Croce ma anche del suo amato Napoli.
Ci ha educati ed introdotti al “pensiero della complessità”, che ha destrutturato e poi modellato il pensiero mio e di Giovanni, che ebbe anche l’onore con lui di conoscere ed intervistare Edgar Morin, tra i più grandi filosofi e sociologi viventi.
Un maestro, una guida, un uomo di incredibile, vasta e profonda cultura. Il più grande tra gli studiosi “crociani” dell’ultimo quarto di secolo.
Mancherà a tutti noi.
Come ha sottolineato Giovanni Tagliaferri, divenuto poi suo assistente universitario al Suor Orsola Benincasa, Paolozzi si è distinto per aver trasmesso non solo insegnamenti ma anche umanità.
Napoli, in questo anno così drammatico per tutti, piange uno dei suoi figli più colti ….