Le dichiarazioni dell’Ambasciatore in occasione delle giornata mondiale delle vittime causate dalla pandemia:
“Ieri la commissione Affari costituzionali del Senato ha stabilito che il 18 marzo di ogni anno verrà celebrata la Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19. A nome dello Stato di Israele, mi unisco, insieme a tutto il personale della nostra Ambasciata, al lutto nazionale per le vittime della pandemia. A tal fine, abbiamo abbassato a mezz’asta la nostra bandiera nazionale, presente all’ingresso della nostra ambasciata. Desidero rivolgere le condoglianze e parole di incoraggiamento e di affetto al meraviglioso popolo italiano, e voglio anche rendere omaggio alle squadre mediche e di soccorso, che da più di un anno lavorano giorno e notte in questa possente battaglia contro un virus che minaccia di sconvolgere le nostre vite. Ma non ci riuscirà. Insieme vinceremo! Qui alcune riflessioni personali su quest’ultimo anno: 1 Più di un anno fa, il Coronavirus colpiva per la prima volta in Italia. Il mondo intero era sgomento e impaurito per le immagini che giungevano da qui, e ancora non sapevamo cosa ci aspettava. Abbiamo sentito terribili testimonianze di ciò che è accaduto nel Nord Italia. L’Italia, come il resto del mondo, non era preparata a questa pandemia. Noi dell’Ambasciata d’Israele a Roma, che eravamo qui e ci immedesimavamo nelle difficoltà, volevamo aiutare questo popolo meraviglioso e questo bellissimo paese, anche se non sapevamo ancora come. Così abbiamo pensato di incoraggiare e rafforzare lo spirito con le parole e con l’affetto. 2 Perciò, chiamai i sindaci di Gerusalemme, Tel Aviv, Petah Tikva, Be’er Sheva, Netanya, Beit She’an, Ashdod e altre città della Terra Santa, chiedendo loro un gesto di solidarietà nei confronti dell’Italia. E loro hanno risposto, e assieme a loro anche tanti tantissimi israeliani, che hanno inviato saluti e messaggi di incoraggiamento e affetto, con canti e disegni rivolti agli italiani. La sera del 15 marzo 2020, quando le antiche mura della Città Eterna di Gerusalemme e i vari edifici comunali furono illuminati con i colori della bandiera italiana, ho avuto le lacrime agli occhi per la commozione. Non sapevo ancora che cosa ci attendeva e quale anno complesso e difficile avremmo dovuto affrontare. 3 Il giorno prima, il 14 marzo 2020, le vittime dell’epidemia in Italia erano state 1441. Ci era sembrato terribile. A circa un anno da allora, il 17 marzo 2021, le vittime sono ormai 103.432, vite preziose. Ciascuno di loro è un mondo intero, e la morte di ciascuno di loro ha lasciato un vuoto enorme tra i suoi parenti e amici. Nell’ambito dei gesti di solidarietà, lo scorso dicembre abbiamo portato in Italia una delegazione di medici israeliani dello Sheba Medical Center, uno dei migliori ospedali al mondo. Sono venuti a prestare servizio volontario all’Ospedale Michele e Pietro Ferrero di Verduno, in Piemonte, e ad aiutare il personale locale già stremato. 4 L’Italia sta affrontando la pandemia con coraggio ed eroismo. L’attuale chiusura ha lo scopo di frenare la diffusione del virus, e speriamo e preghiamo che arrivino presto i vaccini. Non disperare, Italia! Si può sconfiggere il virus. Dio volendo, torneremo a una vita normale.“