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Confindustria e Federconsumatori, il punto di vista sulla crescita

Care amiche e cari amici de la Tazzulella, spero stiate bene e in corsa per tornare alla normalità che tutti noi ci auguriamo possa appartenerci di nuovo nel più breve tempo possibile.

I vaccini e l’estate ci stanno aiutando in questo e dobbiamo essere fiduciosi e positivi per l’autunno. Le sofferenze passate e quelle odierne sono state e sono ancora tante, tantissime. Abbiamo perso cari, opportunità, lavoro, relazioni, noi stessi. E’ vero. E’ verissimo. Adesso dobbiamo resistere ancora ed essere positivi.

Dopo la chiacchierata che abbiamo fatto con l’imprenditrice Clelia Crisci ci siamo un po’ persi di vista. Tutto bene fortunatamente ma ho deciso di apportare qualche cambiamento alla mia vita professionale e, quindi, l’attesa per giungere ad un iniziale punto di equilibrio è stata più “lunga” del previsto ma adesso siamo ben organizzati e pronti a riprendere insieme il nostro cammino settimanale.

È evidente che ci troviamo in una fase post-pandemica. Il tempo che stiamo vivendo è ricco di sfide per i governi, le aziende, i giovani, i lavoratori. Per noi tutti. Siamo chiamati a sforzi individuali ma anche e soprattutto a sforzi collettivi.

Se vogliamo andare oltre alla resilienza e ambire alla cosiddetta “antifragilità” è auspicabile un lavoro di comunità a più vari livelli. Generalmente, infatti, con la resilienza si intende la capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà tornando ad essere più o meno simili a prima che uno di questi due si verificasse. Con l’antifragilità, invece, il momento si supera ma l’individuo cambia, diventa migliore. Se vogliamo che la pandemia ci insegni qualcosa dobbiamo uscirne migliori. Basta la quotidianità, anche un qualcosa di apparentemente insignificante per cominciare.

In questi ultimi giorni il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto legge per il reclutamento nella PA, con le assunzioni legate al Recovery plan e le procedure semplificate per i concorsi. Sono previste oltre 24mila assunzioni a termine nella PA da qui al 2026: la gran parte (16.500) per l’ufficio del processo, 5.410 persone per il personale amministrativo della Giustizia, 1.000 persone a supporto degli Enti locali per la gestione di procedure complesse, 269 per la transizione digitale, 67 per l’Agenzia per l’Italia digitale. Il decreto prevede che 500 persone vengano assunte immediatamente con un concorso rapido, che prevede un solo orale, per coordinare, attuare e controllare il PNRR, cui si aggiungono altri 300 per la Governance del Recovery.

Il Ministro della Pubblica Amministrazione, Brunetta, ha detto: “Con questo decreto portiamo una ventata di modernità nella Pubblica Amministrazione, con l’obiettivo di usare tutte le risorse del PNRR”. “In un tempo così breve non si erano mai viste nella storia repubblicana e dunque mai si era sentita l’esigenza di rafforzare la pubblica amministrazione”.

Il CdM ha anche approvato il decreto legge “ponte” che disciplina l’assegno unico nel 2021, per le famiglie che oggi non abbiano diritto ad altri assegni.

Con l’assegno unico destinato per ora solo a lavoratori autonomi e disoccupati, arriva anche l’aumento degli assegni familiari dei lavoratori dipendenti.

Mentre Confindustria, di fronte alle stime dell’Istat che prevede una crescita del Pil italiano nel 2021 del 4,7% e nel 2022 del 4,4%, si dice ottimista, Federconsumatori ha detto: “troviamo ancora eccessivamente ottimista il roseo quadro relativo ai consumi e all’andamento della domanda interna”. “I dati dell’Istat (…) appaiono distorti dalle crescenti disuguaglianze sociali ed economiche che crescono nel Paese. Per questo continuiamo a chiedere al Governo l’adozione di pacchetti di misure volti, stavolta, al sostegno delle famiglie e non unicamente delle imprese, anche attraverso una più determinata lotta all’evasione fiscale e l’adozione di una tassazione straordinaria solo sui grandi patrimoni”.

Buona domenica e buon caffè!

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Scritto da Vincenzo Lettieri

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