“Verba volant, scripta manent”, sentenziavano i latini. Come non essere d’accordo: ciò che è scritto rimane per sempre, come testimonianza della nostra vita, ed in questo caso, della nostra fede. Ormai c’è un aforisma di Primo Levi che accompagna ogni mio intervento sulla storia pentecostale: “un popolo senza memoria e’ un popolo senza futuro.”
Per questo ho dedicato parte dei miei studi e delle mie ricerche alla storia della mia famiglia, curando alcune biografie di pionieri pentecostali (come ad esempio il mio bis-nonno Salvatore Anastasio) che hanno segnato anche al vita del pastore Michele Romeo.
Ma qui non parliamo di storia. Ecco perché il plauso per Vanessa e’ doppio: il suo non è solo un atto d’amore per il nonno, ma anche un prezioso lavoro spirituale che continuerà a portare frutto. Vanessa ha raccolto l’eredità più preziosa: quella spirituale. Non è quindi una ricerca storica, ma ancor più importante, un libro di meditazioni che ha un valore eterno, perché contiene il messaggio che il pastore Michele ha predicato per una vita: il Vangelo di Gesù Cristo.
Ed e’ proprio la memoria spirituale che con questo libro viene preservata, valorizzata e trasmessa ai posteri.
Come si cantava tra i pionieri del nostro movimento: “per la fede una volta insegnata… vogliamo andare di valore in valor”.
Non è nessuna operazione nostalgica, tantomeno futile retorica e dietrologia. In questo testo e’ condivisa la Parola di Dio, di cui il pastore Michele Romeo e’ stato un araldo.
“Grazie Vanessa per questo bel lavoro e per i tuoi buoni propositi. Tuo Nonno Michele e’ un uomo benedetto!”.
Buona lettura e … Dio ci benedica!
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