Scandaloso, irrispettoso , impensabile , una decina di bambini che giocano “a pallone” in una piazza , menomale che sono arrivati i carabinieri , finalmente li hanno fermati e portati in caserma ed hanno anche sequestrato i loro pericolosi attrezzi…un pallone di cuoio spellato e due porte da calcio malandate!
Nella giornata per i diritti dell’infanzia mi colpisce la visione capovolta che il COVID sta dando del mondo, ha reso invisibili i bambini, i loro diritti , i loro bisogni, la loro voglia di libertà , di gioco, di condivisione .
Gli abbiamo negato la scuola, i parchi, le passeggiate , le attività sportive , costretti davanti ad uno schermo dieci ore al giorno , tolta ogni possibilità di interazione “dal vivo” con i coetanei , ed oggi ci indigniamo per una partita “a pallone” , come da queste parti chiamiamo il calcio , quasi come se fosse un reato.
Da una settimana siamo in lockdown, i casi giornalieri sono rimasti gli stessi, i sintomatici aumentati , le ambulanze in fila aspettando un posto libero anche , ma sicuro è diminuita la capacità della società degli adulti di guardare i bambini , nei loro complessi e profondi bisogni , accecati dalla paura, autori inconsapevoli di un mondo che non ha più spazio per un partita a pallone in piazza, una corsa in un prato, una caduta dalla
Bicicletta .
Scusate bimbi, proveremo a “guardarvi di più”.
Napoli, 20 novembre – epoca COVID.
Un adulto, un papà.