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Elogio del Pier (e della Prima Repubblica): La “missione impossibile” di Casini in Venezuela

Pierferdinando Casini è volato in Venezuela pochi giorni fa ed è riuscito ad incontrare sia il presidente Nicolas Maduro

Un capolavoro politico e diplomatico. 

Pierferdinando Casini è volato in Venezuela pochi giorni fa ed è riuscito ad incontrare sia il presidente Nicolas Maduro che il presidente dell’Assemblea Nazionale Juan Guaidó, i due leader in forte contrasto tra loro per la nota crisi politica ed istituzionale che ha devastato il paese sudamericano negli ultimi anni. 

Ma, soprattutto, il senatore centrista in quota PD, ha compiuto un vero “miracolo politico”: ha portato con sé in Italia due colleghi del parlamento venezuelano in mano all’opposizione – considerato fuori legge per decreto dello stesso Maduro, che ha favorito la nascita dell’Assemblea Nazionale Costituente, a lui fedele – Mariela Magallanes e Americo De Grazia. 

I due parlamentari venezuelani sono stati accusati dal regime di Maduro di “tentativo di colpo di stato e incitamento all’insurrezione”. Dallo scorso maggio erano rinchiusi nell’ambasciata italiana di Caracas. 

Una “missione impossibile” che invece ha dato lustro al senatore bolognese ma anche all’Italia. Casini ha anche svolto una missione per accertarsi dello stato in cui vivono i tanti italiani residenti in Venezuela. 

Sempre in pieno stile democristiano, Casini ha ringraziato la Farnesina per il lavoro svolto. Anche se l’esito di questa missione “mina” la credibilità del titolare degli Esteri Luigi Di Maio, oscurato dal navigato politico democristiano. Una diplomazia efficace, pragmatica, in pieno stile prima repubblica, quella messa in campo dal senatore centrista. 

Pierferdinando Casini è un uomo politico dalle mille vite: sopravvissuto alla DC, al berlusconismo ed al renzismo, è rientrato in Italia dal Venezuela incassando il plauso di quasi tutti in leader politici e, perfino, del Quirinale. Sì, proprio dal Colle più alto un significativo endorsment, perché lui, l’eterno Pier, potrebbe essere il “candidato di tutti” per sostituire Mattarella nel 2022…

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Scritto da Alessandro Iovino

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