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La storia ha insegnato o sta insegnando?

Ben svegliati!

Il 25 marzo del 1901 la Mercedes conseguì la sua prima vittoria in una gara automobilistica e lo fece in Francia, a Nizza. Dopo oltre un secolo, nonostante molti alti e bassi, è ancora lì in prima fila che vince, dà lezioni e festeggia. Da ferrarista ne soffro, moltissimo. Non mi sarei mai aspettato che negli ultimi anni tenesse una performance così alta e sbagliasse così poco. Lo riconosco e applaudo, nell’attesa di capire come evolverà anche per la Formula 1 la questione covid-19.

Il Colorado ha abolito la pena di morte divenendo così il 22esimo Stato americano ad averlo fatto. I vescovi hanno definito la portata dell’evento “storica”.

Ieri sono usciti i dati di marzo relativi ai PMI. Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando ecco una brevissima descrizione: si tratta dei cosiddetti Purchasing Managers Index e danno la misura del livello di attività dei responsabili degli acquisti per il manifatturiero ma anche per i servizi. In pratica è quel numerino percentuale che ti racconta come stanno andando le cose in un’azienda a livello di ordini e tutto ciò che a questi possiamo ricondurre nel normale svolgimento delle attività aziendali.

Ebbene, nell’ordine cronologico di pubblicazione delle informazioni:

  • Giappone, PMI servizi 32,7 (precedente 46,8);
  • Francia, PMI manifattura 42,9 (precedente 49,8), PMI Markit composito 30,2 (precedente 52), PMI servizi 29 (precedente 52,5);
  • Germania, PMI composito 37,2 (precedente 50,7), eccetera, eccetera, eccetera.

Sono già 730 mila i lavoratori francesi per cui è stato richiesto il ricorso alla ‘disoccupazione parziale’, misura analoga alla cig, in base al dispositivo varato dal Governo per fare fronte alle ricadute dell’epidemia di coronavirus e il costo attuale ammonta a 2,2 miliardi di euro.

Moody’s Analytics ha tagliato le stime per la crescita in Cina nell’anno in corso a +1,7%, dal +6,2% di gennaio. Per il primo trimestre l’attesa è per un -27,2% (da +7,2%), a cui farà seguito un’impennata successiva con +21,4% nel secondo (da +6,6%), +28,9% nel terzo (da +5,5%) e +12,7% nel quarto (da +5,8%).

Eppure, nonostante alcune di queste premesse e una situazione non particolarmente variata rispetto all’altro giorno quando abbiamo avuto news da parte delle principali Banche Centrali, come avete già avuto modo di guardare, è stata una giornata “magnifica” per i mercati. Rimbalzi incredibili, performance da capogiro.

Ad esempio l’oro è schizzato. Secondo Goldman in teoria si potrebbero raggiungere anche i 1.800 dollari l’oncia e questo a causa delle misure adottate dalla Fed e della chiusura di alcune raffinerie svizzere a causa della pandemia.

Per l’oro una ragione, con l’aiuto di Goldman, l’abbiamo “trovata”. E per il petrolio? Beh il cammino è lungo ma si “scommette” su una possibile alleanza fra USA ed Arabia Saudita per controllare la produzione, alternativa rispetto a quella proposta dall’Opec+ che include la Russia.

Ma per il resto una vera ragione non c’è, oppure semplicemente ce ne sono diverse che per forza di cose mettiamo insieme per cercare di giustificare ma in fondo lo scenario non è cambiato: le misure sono state attuate ma, nella maggior parte dei casi, non ancora sono arrivate nelle tasche dei cittadini e degli imprenditori, le aziende sono chiuse e questo in prospettiva genererà drammi reali e non chiacchiere da bar, quindi è un po’ difficile giustificare quanto avvenuto sui mercati banalizzando e riconducendo alle misure dei giorni scorsi, o solo a quelle.

Alcuni ritengono che peggio di come stesse andando non si poteva e che ora per un po’ di tempo le cose saranno riassorbite e lo vediamo anche dal VIX che sta calando. Nella storia dei mercati quando il VIX sale all’impazzata sfondando il muro di percentuali elevatissime poi dopo una settimana circa viene riassorbito.

Sarà questo il caso?

La storia ci ha insegnato qualcosa o ci sta ancora insegnando qualcosa?

Lo vedremo nei prossimi giorni. Sicuramente una giornata positiva non significa, secondo me, molto così come anche una negativa. Bisogna attendere gli sviluppi con la certezza che la migliore informazione che si possa dare oggi agli investitori è quella relativa ad una riduzione dei contagiati a livello globale.

Purtroppo non ancora siamo in grado di farlo perché siamo all’inizio della fase clou.

L’Italia è al momento il centro della pandemia ma a breve lascerà probabilmente lo scettro agli Stati Uniti dove i casi si sono avvicinati a 50.000. New York, con oltre 25.000 casi, è emersa come epicentro della crisi a livello nazionale.

Il presidente Trump ha detto che spera che le imprese possano riaprire entro Pasqua.

La provincia cinese di Hubei, epicentro iniziale della pandemia di coronavirus, revocherà le restrizioni di viaggio per le persone che lasciano la regione grazie al calo dei contagi, sebbene in altre aree si intensificheranno i controlli a causa del raddoppio dei nuovi casi dovuto alle infezioni importate. La Cina ha registrato 78 nuovi casi lunedì, secondo la National Health Commission, il doppio rispetto a quelli riportati domenica.

In Francia i contagi sono stati 2.440 più di lunedì. I pazienti ospedalizzati in stato grave sono 2.516.

In Italia il Tesoro ha stimato che il primo semestre dell’anno sarà caratterizzato da una “elevata” contrazione del Pil a causa dell’emergenza.

Il Ministro Patuanelli in un’intervista a Rtl 102.5 ha riferito che le imprese potranno contare su liquidità a breve “con il coinvolgimento dei sistemi bancari presso i quali lo Stato presta garanzia statale o attraverso la disponibilità economica dell’Europa”. Ha chiarito: “Credo che le cose fondamentali siano due: non si può pensare che le banche vadano ad erogare quei prestiti sulla base dell’andamento economico di impresa perchè ci troveremmo con un mare di imprese che, ovviamente, non hanno un conto economico attivo visto che stanno fatturando zero in questo momento. Secondo momento essenziale è allungare al massimo i tempi di restituzione, perchè se anche oggi ti do a disposizione 5 milioni di euro e poi te li chiedo in cinque anni è chiaro che è probabile che l’incidenza di questa grande crisi economica si prolungherà per più di cinque anni, quindi devo darti la possibilità di restituire quei soldi tra dieci e quindici anni”.

Scenari da brividi.

La Bafin, l’authority finanziaria tedesca ha esortato le banche ad astenersi dal riacquisto di azioni e a pensarci bene prima di pagare dividendi e bonus.

Nuove news all’orizzonte a livello di BCE? Forse. Ieri è emerso che probabilmente in futuro potrebbe acquistare anche Etf come misura di stimolo. Al momento non c’è nessuna indicazione ulteriore.

Prima di lasciarvi, come di consueto, un po’ di notizie flash:

  • secondo una nuova analisi della società di dati Trepp LLC, i prestiti immobiliari commerciali concessi dalle banche al settore immobiliare negli USA subiranno una perdita del 2,5% nei prossimi cinque anni;
  • le Olimpiadi di Tokyo si terranno il prossimo anno;
  • alcuni americani (circa il 15%) ha utilizzato, o ha in programma di utilizzare, prestiti a breve termine o carte di credito che non sa di poter rimborsare per acquistare beni di emergenza per affrontare l’epidemia in corso;
  • Confindustria Moda e molti dei grandi brand italiani da Moncler a Salvatore Ferragamo e Valentino lanciano un appello ai proprietari dei negozi perché concedano la sospensione del pagamento degli affitti;
  • con il  lockdown in India un terzo dell’umanità è in quarantena;
  • la Ministra Bellanova ha lanciato l’allarme manodopera nei campi;
  • pubblicato ieri sul portale della Regione Campania l’avviso che definisce l’iter per la presentazione delle istanze di cassa integrazione in deroga per i datori di lavoro della nostra Regione, anche con 1 solo dipendente;
  • “In considerazione della straordinaria emergenza a fronte dei ritardi per i versamenti relativi ai tributi in scadenza il 20 marzo sarà valutata la disapplicazione delle sanzioni in via amministrativa per tutti i casi collegati all’emergenza”. Lo ha annunciato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.

Buona tazzulella di caffè!

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Scritto da Vincenzo Lettieri

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