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Ovidio, le sfide e una UE a metà

Oggi è la Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale. La ricorrenza è stata istituita nel 1966 dalle Nazioni Unite e si celebra proprio il 21 marzo in memoria di quanto avvenne in Sudafrica (Sharpeville) nel 1960 quando 300 poliziotti “bianchi” uccisero 69 manifestanti “neri”.

Con quante sfide ha fatto i conti il mondo, l’uomo. Con quante sfide anche assurde, incomprensibili. Ne siamo sempre usciti con fiducia, pazienza e forza. Anche questa volta sarà così. Ma ciascuno di noi deve fare la propria parte consapevoli che non si è immuni a questo mostro.

Dopo la sessione asiatica, la giornata in Europa è partita abbastanza bene più o meno su tutte le piazze con l’andamento dello spread che ha mantenuto un certo tono positivo per l’Italia. L’Europa sta andando verso un’azione decisa e comune nell’affrontare l’epidemia in corso. Gli effetti positivi del “bazooka” della BCE si sono visti anche nella giornata di ieri.

Il riferimento all’azione comune (almeno nell’obiettivo da raggiungere) di poc’anzi è per la BCE e la Commissione Europea, non certo per i singoli Stati che, in questo momento, rimangono appunto singoli.

Ieri abbiamo parlato delle nuove regole UE per gli aiuti di Stato vedendo che il tetto per singola impresa potesse arrivare sino a 500.000 euro. Ieri questa soglia si è alzata arrivando a 800.000 euro. Ricordo che si tratta di garanzie dirette e sui prestiti, ma anche di tassi di interesse agevolati. Per le garanzie sui prestiti, possono essere al massimo per sei anni e possono coprire il 90% se le perdite sono sostenute proporzionalmente da banche e Stato oppure in alternativa il 35%, se le perdite sono coperte in prima battuta dallo Stato e solo dopo dagli istituti di credito.

La Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha annunciato ufficialmente l’attivazione della clausola con la quale vengono sospese le regole del patto di stabilità e i Paesi possono aumentare l’indebitamento: “proponiamo la massima flessibilita’ per le regole di bilancio che consentiranno ai nostri governi nazionali di supportare tutti: i loro sistemi sanitari, il personale e le persone così gravemente colpite dalla crisi. Voglio assicurarmi che rispondere nel migliore dei modi alla dimensione umana e socioeconomica della pandemia di Coronavirus”. Queste le sue parole.

Un altro messaggio è giunto dal Commissario UE all’economia, Paolo Gentiloni, che ha detto “Questi non sono tempi normali e non possiamo comportarci come se niente stesse succedendo. Il coronavirus sta causando dolore in tutta Europa e il conto per le nostre economie sarà estremamente salato. Abbiamo già detto chiaramente che i Paesi possono spendere quello che serve per affrontare questa emergenza. Ora stiamo compiendo un ulteriore passo, senza precedenti. L’attivazione della cosiddetta ‘escape clause’ del patto di stabilità apre la strada a una risposta forte e coordinata all’immensa sfida economica che dobbiamo affrontare tutti insieme. Sono fiducioso che il Consiglio darà il suo rapido accordo”.

D’altronde ieri ci siamo svegliati con l’intervista al Corriere del Ministro Gualtieri che preannunciava un po’, confermandolo, il vigore del sostegno UE: “la Bce ha varato un intervento poderoso, che porta a 1.120 miliardi le risorse disponibili”, chiarendo ai mercati che “nessuno puo’ dubitare della tenuta dell’euro e della capacita’ di risposta delle istituzioni dell’Unione”. Ha poi parlato anche della volontà del governo di proteggere gli asset strategici del Paese.

A tal proposito, la Germania ha dichiarato che proteggerà le imprese nazionali da acquisizioni straniere, dopo che le valutazioni delle società nella maggiore economia europea sono state ridimensionate negli ultimi giorni. Le aziende automobilistiche sono state tra le più colpite dalle conseguenze dell’epidemia, con Daimler, Continental e Volkswagen che hanno perso tra il 44 e il 48% nelle ultime quattro settimane. Il presidente della Baviera Markus Soeder, a capo della regione dove hanno sede pesi massimi dell’industria come Siemens e BMW, ha affermato che tutte le opzioni legali devono essere esplorate per fermare potenziali offerte d’acquisizione per le società tedesche.

Sul lato Italia, il Ministro Patuanelli ieri ha scritto su facebook: “Sono immediatamente operativi i provvedimenti del decreto Cura Italia che ampliano di 1,5 miliardi di euro la dotazione del Fondo di Garanzia e semplificano le modalità di intervento. Le piccole e medie imprese italiane possono quindi accedere da subito al credito usufruendo di una serie di misure agevolative volte a fronteggiare questa straordinaria emergenza”. Nel dettaglio, la garanzia a cui si fa riferimento diventa gratuita per tutte le operazioni fino ad un importo massimo di 1,5 milioni per singola impresa. Notizia importante, è esclusa la valutazione dell’andamento dell’impresa e diventano ammissibili le operazioni finalizzate all’estinzione di finanziamenti (rinegoziazione finanziamenti o consolidamento di passività a breve) erogati dalla stessa banca (o gruppo bancario). Inoltre, viene estesa la durata della garanzia sui finanziamenti già garantiti oggetto di sospensione delle rate o della sola quota capitale da parte delle banche finanziatrici. Sono ammessi a garanzia, gratuitamente e senza valutazione, i finanziamenti a favore di persone fisiche che esercitano l’attività di impresa, arti o professioni la cui attività d’impresa è stata danneggiata dall’emergenza covid-19 (finanziamenti inferiori a 18 mesi fino a 3.000 euro di importo).

La performance del mercato americano è stata negativa. Le notizie sull’occupazione, il lockdown in molti stati e le questioni sulla capacità degli ospedali di reggere all’epidemia e tutto il resto, destano molta preoccupazione a Wall Street, nonostante il vigoroso impegno di Fed e governo. Gli analisti di Goldman Sachs Group Inc. hanno fatto sapere nel corso della giornata di aspettarsi una contrazione del 24% della crescita degli Stati Uniti nel secondo trimestre.

Il greggio, dopo un inizio di giornata positivo, è sceso dell’8,7% circa. L’amministrazione Trump, a questo proposito, prevede di inviare un proprio rappresentante in Arabia Saudita per discutere della materia, mentre in Texas si pensa a tagliare la produzione.

Come di consueto, prima di concludere, vi lascio un po’ di notizie flash:

  • la banca centrale norvegese ha ridotto il tasso di riferimento al minimo storico, riducendolo di 0,75 punti allo 0,25 per cento;
  • la Germania deciderà in questi giorni su un possibile lockdown;
  • Bank of England cancella gli stress test sulle banche;
  • la Svizzera ha annunciato che lancerà un nuovo pacchetto di aiuti da 32 miliardi di franchi svizzeri (32,56 miliardi di dollari) a sostegno di aziende e lavoratori colpiti dall’epidemia;
  • YouTube ridurrà qualità streaming in Europa;
  • Johnson ha ordinato la chiusura di bar, ristoranti e cinema;
  • Kering si aspetta un calo delle vendite pari al 13-14% nel primo trimestre;
  • In Russia aumentano le polmoniti sospette, soprattutto a Mosca;
  • il governo brasiliano riduce a zero le prospettive di crescita del PIL per il 2020;
  • il governo di Cuba, di fronte al covid-19, ha invitato la popolazione alla calma dicendo che lo stress indebolisce il sistema immunitario. Il governo ha sospeso grandi eventi culturali e sportivi, ma finora ha evitato di ordinare ai lavoratori e agli studenti di rimanere a casa e ha mantenuto le frontiere aperte. Cuba ha comunque la più alta percentuale di medici al mondo rispetto alla popolazione e la loro qualità è alta;
  • il bilancio delle vittime del coronavirus in Turchia sale a nove, 670 casi confermati;
  • con il crollo della domanda di viaggio, alcune compagnie aeree stanno utilizzando gli aerei passeggeri come velivoli esclusivamente per il trasporto merci;
  • la banca centrale messicana ha abbassato i tassi di interesse di mezzo punto percentuale al 6,5%, anticipando la sua decisione politica di una settimana;
  • Toyota Motor Corp. ha temporaneamente ritirato il suo slogan pubblicitario “Let’s Go Places”.

Vi auguro un sereno weekend con questa citazione di Ovidio: “Ripara in principio; troppo tardi si appresta la medicina quando i lunghi indugi hanno dato vigore al male”.

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Scritto da Vincenzo Lettieri

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