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Nulla sta migliorando

Quello che sappiamo è che la situazione non sta migliorando. Migliorare vuol dire altro rispetto a quanto ci viene comunicato di giorno in giorno. Tra poco tutti in Italia (eccetto ovviamente chi continua a recarsi fisicamente sul posto di lavoro perché occupato in settori ritenuti essenziali in questo momento) avranno trascorso in casa il mese di quarantena. I più “sfortunati” sono rinchiusi tra le mura domestiche da 5-6-7 settimane.

Ieri il dottor Borrelli ha detto che si starà in casa anche dopo il primo maggio salvo poi precisare di esser stato equivocato e che l’unica data che al momento è certa è quella del 13 aprile. Ma sappiamo tutti che a maggio non si allenterà un bel niente e che si proseguirà per molto tempo ancora fintantoché non si arrivi a un azzeramento per settimane dei contagi e purtroppo, guardando i dati e studiando un po’ di analisi, sappiamo tutti che l’orizzonte temporale è spostato molto ma molto oltre il 13 aprile. Basta dirselo, basta dirlo ai cittadini e al contempo cercare di offrire soluzioni di sostanza a chi è costretto a fallire o a non mangiare non per colpa sua ma per colpa di una vera e propria sciagura. Perché le cose stanno in questi termini e non dirselo vuol dire non aver rispetto e fiducia dei cittadini o, probabilmente, che non si sa come gestire la situazione quando diventerà critica, perché di questo passo diventerà molto critica.

L’indice PMI servizi italiano è crollato a marzo a 17,4 da 52, 1 di febbraio. Catastrofe. Il dato è da record: da quando si raccolgono i dati, infatti, ovvero da 22 anni, questo di marzo 2020 è il dato peggiore che il Paese abbia mai fatto registrare. Risultato non differente per l’indice IHs Markit servizi dell’eurozona che e’ crollato al nuovo minimo record di 26,4 da 52,6 di febbraio. Netto crollo dell’indice pmi servizi anche in Germania: 31,7 vs 52,5 di febbraio. Stesso per la Spagna: 23 contro 52,1 di febbraio. Ovviamente il settore alberghiero è quello più colpito.

“È una crisi come nessun’altra nella storia, ora siamo in recessione. Per l’economia globale è peggio della crisi finanziaria del 2007-2009” ha detto ieri, nel corso della conferenza stampa quotidiana dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sull’emergenza Covid-19, il direttore generale del Fondo monetario internazionale Kristalina Georgieva. “È l’ora più buia per l’umanità” e bisogna “stare uniti”. “L’Fmi è disposto ad attingere tutte le risorse necessarie della propria capacità di prestito” pari a un trilione di dollari (mille miliardi). “Più di 90 Paesi – ha spiegato il Direttore generale – hanno fatto richiesta per ottenere questi aiuti. Non avevamo mai visto un tale aumento della domanda per i fondi d’emergenza. Il virus colpisce le persone vulnerabili e, allo stesso modo, colpisce i Paesi vulnerabili. Il mio messaggio di chiusura è che riusciremo a superare questa situazione, ma la velocità e l’efficacia dipenderanno molto dalle azioni che prenderemo”.

Guardiamoci un po’ intorno e facciamo i conti con questa velocità. Chiediamoci ad esempio: dopo un mese in cosa sono stato supportato? Questo supporto l’ho riscontrato immediatamente? Ovviamente mi riferisco al pubblico, tra privati la questione è molto più veloce. Personalmente ho riscontrato supporto da parte del pubblico in alcuni ambiti e anche con una certa velocità. Tuttavia è insufficiente. E’ passato un mese e molti problemi non sono stati ancora nemmeno immaginati: la burocrazia rimane infernale e inutile in questo momento dove le uniche cose che contano sono appunto velocità ed efficienza, soprattutto per le famiglie e le imprese.

Patuanelli, Ministro dello Sviluppo Economico su facebook ha scritto: “nel prossimo decreto garantiremo tutta la liquidita’ necessaria al nostro tessuto produttivo, con il 100% di garanzia dello Stato”. “Con il nuovo framework sugli aiuti di Stato viene consentito agli Stati membri di concedere prestiti a tasso zero, garanzie su prestiti che coprono il 100% del rischio o di fornire capitale fino al valore nominale di 800mila Euro per impresa. Questo puo’ essere combinato anche con gli aiuti “de minimis” (portando l’aiuto per impresa a 1 milione di euro) e con altri tipi di aiuti. La Commissione Europea ha compiuto un passo importante, per questo ringrazio personalmente Margrethe Vestager, che ha deciso di accogliere le nostre richieste mostrando una sensibilita’ non scontata in un periodo di spaccatura tra Nord e Sud Europa. E verso un tessuto produttivo, il nostro, costituito da migliaia di pmi”.

Vedremo.

Nel frattempo in borsa le vendite si sono concentrate, a grandi volumi, soprattutto sul bancario. Si veda la tazzulella di qualche giorno  fa (https://realinside.it/i-mercati-migliorano-e-la-politica-peggiora-soprattutto-quella-europea-lincertezza-rimane-invariata/), magari si trovano degli indizi. Forse.

E mentre in Cina l’epidemia sta per ritornare a Wuhan (così pare), negli USA la situazione continua a peggiorare: in un solo mese sono stati cancellati oltre 700mila posti di lavoro, per effetto dei licenziamenti in massa, scattati con la chiusura di aziende e con la riduzione dell’attività di quelle che sono sopravvissute. Inoltre, l’ISM servizi di marzo è sceso a 39,8 punti, decisamente sotto le stime.

Vedremo cosa accadrà.

Qualche flash:

  • I titoli della catena di abbigliamento fast fashion H&M corrono alla Borsa di Stoccolma dopo i conti del primo trimestre dell’esercizio in corso. Le azioni Hennes & Mauritz registrano un progresso del 5,82% a 121,8 corone, dopo aver toccato un massimo a 128 corone;
  • La Casa Bianca dovrebbe utilizzare il pacchetto di aiuti a imprese e famiglie varato dal governo per rimborsare agli ospedali i costi sostenuti per curare pazienti di coronavirus sprovvisti di assicurazione sanitaria;
  • La Regione Campania ha attivato il proprio osservatorio con l’obiettivo di individuare ed arginare ogni fenomeno di distorsione del mercato generato da prezzi sproporzionati.

Il nostro compito, come cittadini, è chiaro: tenere duro ed essere positivi senza per questo perdere la lucidità e il realismo. Avere fiducia massima nel governo e nelle istituzioni ed essere consapevoli della nostra forza. Siamo un grande Paese. L’abbiamo sempre dimostrato e anche questa volta lo faremo.

Buon weekend!

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Scritto da Vincenzo Lettieri

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