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USA, Brasile e Francia. A Parigi chiudono 11 concessionari PSA

Giornata quasi piatta in Europa e positiva in Asia e negli Stati Uniti dove l’S&P500 ha guadagnato l’1,5%, il Nasdaq l’1,9% e il Dow lo 0,85%.

Nonostante l’incertezza per la ripresa futura dell’economia alla luce del recente aumento dei casi di coronavirus in alcuni Stati USA, gli investitori continuano a puntare sulla ripresa dell’economia anche grazie ai segnali provenienti dal fronte macro. La fiducia dei consumatori a giugno e’ salita oltre le attese degli analisti (a 98,1 punti dagli 85,9 punti di maggio e meglio delle stime per una crescita a 91 punti). I listini sono dunque in linea per chiudere il terzo mese di fila in rialzo e per mettere a segno i maggiori guadagni su base trimestrale dal 2001.

In questo contesto poi si inserisce quanto detto da Powell, presidente della Fed, alla commissione servizi finanziari della Camera dei Rappresententi: “La fiducia del pubblico e’ una componente fondamentale per la ripresa dell’economia statunitense”.

E mentre in Brasile sono andati persi 7,8 milioni di posti di lavoro tra marzo e maggio a causa della crisi, con un tasso di disoccupazione arrivato al 12,9%, Moody’s ha indicato che il settore auto e’ messo sì a dura prova dalla crisi provocata dalla pandemia, ma e’ in condizioni migliori rispetto a quando ha affrontato la crisi del 2008-2009. L’agenzia di rating ha messo sotto revisione i rating di 22 produttori di auto e ha proceduto a 9 downgrade. Il taglio di rating riguarda 130 miliardi di dollari di debito detenuto dai produttori di auto, escluse operazioni di debito vincolato. Anche se il numero dei tagli e’ considerato elevato, il fatto che la maggior parte dei rating sia rimasto invariato indica che il profilo operativo e la liquidita’ sono migliori oggi di quanto non fossero durante la recessione del 2008-2009. Tuttavia, spiega l’agenzia in una nota, piu’ dei tre quarti dei giudizi hanno outlook negativo o “in via di sviluppo” riflettendo i potenziali elevati rischi che l’attuale crisi potrebbe provocare alla performance operativa e al profilo creditizio dei gruppi.

In questa cornice, Psa riorganizza la rete distributiva nell’area di Parigi, chiudendo 11 punti vendita che nel 2019 hanno venduto solamente 13.225 auto ai privati e la stima per il futuro non è positiva, anzi. I concessionari che saranno chiusi sono: Citroen Nation, Peugeot Bobigny, Citroen Republique, Peugeot Neuilly, Psa Retail Saint Didier, Peugeot Garches e Citroen Boulogne Republique e nel 2021 Peugeot Gare de l’Est, Peugeot Italie, Peugeot Citroen Alesia e Citroen Bagneux. Il gruppo precisa che continuera’ a investire nei 25 siti di Psa Retail nella regione parigina che porteranno avanti la propria attivita’ commerciale e la strategia perseguita sara’ quella di incentivare punti vendita multi-brand, che per la fine 2021 coinvolgera’ l’80% della rete nell’area. Il piano di chiusure e’ stato presentato oggi ai sindacati e non avra’ impatti sui livelli occupazionali. I dipendenti interessati dalle chiusure saranno reimpiegati in altri siti di Psa Retail.

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Scritto da Vincenzo Lettieri

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