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USA e Recovery Fund, torna la Tazzulella

Buongiorno!

Eccoci di nuovo insieme a condividere, dopo una settimana di stop causa studio, le prime ore della giornata con una buona (spero per voi) tazzulella di caffè (amaro).

Ieri giornata positiva su quasi tutti i mercati nonostante i nuovi record di casi di contagio in molte aree degli Stati Uniti, che hanno spinto il presidente Donald Trump a rimettere in programma, da oggi, la conferenza stampa quotidiana sulla gestione della crisi.

In Europa, è stata stabilita la modalità di assegnazione dell’impegno nel quadro del Recovery Fund per gli anni 2021-2022 secondo la proposta della Commissione. Per il 2023, infatti, il criterio di disoccupazione 2015-2019 e’ sostituito, in egual misura, dalla perdita di pil reale osservata nel corso del 2020 e dalla perdita cumulativa del pil reale osservata nel periodo 2020-2021 e sara’ calcolata da 30 giugno 2022. Il prefinanziamento sara’ versato nel 2021 e dovrebbe essere del 10%. Saranno gli Stati a preparare piani nazionali di risanamento e resilienza che stabiliscono il programma di riforme e investimenti dello Stato membro interessato per gli anni 2021-23. I piani saranno rivisti e adattati, se necessario, nel 2022 per tener conto della destinazione finale dei fondi per il 2023. Gli impegni legali di un programma nel quadro di tutta l’operazione anticrisi Next Generation Fund devono essere compiuti entro il 31 dicembre 2023 e i relativi pagamenti devono essere effettuati entro il 31 dicembre 2026. Il Fondo, in sostanza, durera’ tre anni e non 4, ma questo era gia’ chiaro da diverse settimane. (fonte: il sole 24 ore)

Stando a quanto risulta dai primi calcoli, sulla base di quanto proposto dal presidente Ue Michel, all’Italia arriverebbe un totale fra sussidi e prestiti ben superiore a 200 miliardi.

Sace chiude in rosso il primo semestre 2020  (-1,1 milioni) nonostante “un incremento della raccolta premi dell’8% rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente dovuto alla sensibile crescita nei rami elementari (+12% rispetto allo stesso periodo del 2019) e una riduzione degli oneri per sinistri al lordo della riassicurazione (-11% rispetto allo stesso periodo del 2019)”.

A domani e buon caffè!

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Scritto da Vincenzo Lettieri

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