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Dopo 2/3 mesi di chiusura, 3 mesi di agosto

Il titolo della Tazzulella di oggi riprende un po’ quanto scritto nel corso delle scorse settimane. Va bene l’incertezza, ma l’immobilismo anche no. Non va bene nella maniera più assoluta.

Dopo due/tre mesi di chiusure, avere tre mesi di agosto è incredibilmente assurdo. Lo sforzo deve essere comune. Il Governo sta mettendo in atto tutto quello che può. Certo, ogni cosa è migliorabile e fattibile, soprattutto, in tempi più rapidi, ma anche le imprese e i cittadini, con tutte le difficoltà del caso e le preoccupazioni, dovrebbero mettere in atto anche solo una piccola azione volta a far capire, anzitutto a se stessi, che esistono, che esistiamo, e che il futuro del Paese, e non solo evidentemente, lo costruiamo noi e lo facciamo adesso, nell’attesa che arrivi l’onda.

La giornata non è stata positiva sui mercati.

A Wall Street performa bene solo il Nasdaq e ormai ci siamo abituati. Preoccupazioni per l’impatto economico del covid e soprattutto per il continuo aumento dei contagi che lascia prefigurare, per alcun Stati, il ritorno al lockdown come richiesto dal virologo Fauci.

La giornata era cominciata con il dato sulle nuove richieste dei sussidi di disoccupazione, inferiori alle attese ma pur sempre, per la sedicesima settimana consecutiva, superiori al milione; prima dello scoppio della pandemia di Covid-19, non erano mai state registrate cosi’ tante richieste di sussidi. La scorsa settimana, il numero dei lavoratori che per la prima volta ne hanno fatto richiesta e’ diminuito di 99.000 a 1,314 milioni di unita’ (atteso un dato a 1,388 milioni). Il numero complessivo dei lavoratori che ricevono sussidi di disoccupazione – relativo alla settimana terminata il 27 giugno, l’ultima per la quale e’ disponibile il dato – ha registrato un ribasso di 698.000 unita’ a 18,062 milioni di unita’.

Un’altra questione: il deficit di bilancio degli Stati Uniti e’ salito a una cifra record di 2.700 miliardi di dollari nei primi nove mesi dell’anno fiscale. A giugno, il disavanzo di bilancio e’ stato di 863 miliardi, una cifra pari quasi all’intero disavanzo del 2019. Il fondo di salvataggio per aiutare le piccole imprese ed evitare licenziamenti di massa, solo il mese scorso, e’ costato 670 miliardi di dollari e ha rappresentato quasi la meta’ della spesa del governo. Gli esborsi per i sussidi di disoccupazione sono saliti da 2 miliardi di dollari nel giugno 2019 a 116 miliardi per quest’anno. Sui cali delle entrate ha inciso anche la decisione di prorogare dal 15 aprile al 15 luglio il deposito fiscale.

Di fronte a questi sforzi la chiamata per ciascuno di noi è evidente. Dobbiamo far di più nel nostro piccolo. Ciascuno nel suo piccolo.

Una notizia importante prima di finire il caffè: “Google è orgogliosa di essere partner della ripresa economica dell’Italia. Per aiutare a trasformare le aziende italiane grandi e piccole, investiremo oltre 900 milioni di dollari in 5 anni, che includono l’apertura delle due Google Cloud Region in partnership con Tim”. Così Sundar Pichai, Ceo di Google e Alphabet, ha annunciato il nuovo piano “Italia in Digitale”, nato per supportare aziende e persone in cerca di opportunità lavorative.

Buona giornata e buon week end!

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Scritto da Vincenzo Lettieri

La Federazione delle Chiese Pentecostali sulla modifica dell’articolo 604bis

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