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Il tempo e i cento euro per andare in default

È la seconda volta nel giro di una settimana che Paolo Gentiloni, Commissario Europeo all’economia, ribadisce lo stesso concetto: il tempo necessario per tornare ad una situazione di normalità sul piano economico sarà lungo.

Gentiloni ha infatti detto: “l’impatto è stato molto violento ma il recupero sarà piuttosto graduale. Noi non immaginiamo una crisi a V”. “Il terzo trimestre è andato molto bene ma la situazione attuale nel quarto è difficile e l’insieme dell’area euro non arriverà a fine 2022 agli stessi livelli di PIL del 2019. Di fronte a una crisi che lascerà conseguenze per un tempo piuttosto prolungato, la qualità dei piani di rilancio e l’evitare ritardi sono obiettivi dai quali non ci possiamo sottrarre”.

Intanto, in Cina si comincia a fissare quello che sarà con ogni probabilità l’obiettivo di crescita economica media annua di circa il 5% per il periodo 2021-2025.

Su Twitter il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri ha scritto ieri: “Oggi l’Italia riceve una seconda tranche di prestiti del programma Sure, del valore di 6,5 miliardi di euro. Europa e Italia sono impegnate al massimo per proteggere i posti di lavoro e aiutare le lavoratrici e i lavoratori piu’ colpiti dalla pandemia”.

Arriva un campanello d’allarme importantissimo dalla Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa. Secondo le nuove regole europee sul default in vigore dal primo gennaio 2021, infatti, si decreterà, così si riporta nella nota, lo stato di insolvenza per chiunque sia inadempiente nei confronti delle banche per più di 90 giorni anche per importi irrisori. Basteranno quindi, secondo Cna, 100 euro di scoperto perché un artigiano o una piccola impresa siano considerati in default.

Regole europee pensate per prevenire i rischi patrimoniali del sistema bancario che, per la Cna, “finiscono per diventare una vera spada di Damocle per artigiani, imprese, famiglie e le stesse banche”.

Flash:

  • EasyJet ha chiuso il bilancio al 30 settembre con una perdita di 1,27 miliardi di sterline a fronte dell’utile di 430 milioni registrato lo scorso anno.
  • Il Gruppo Volkswagen fa sapere che non sarà più un produttore di veicoli, ma più propriamente un’azienda digitale di mobilità.
  • Italia: A settembre c’è stata una crescita delle esportazioni del 2,7% e una lieve flessione per le importazioni -0,6% rispetto al mese precedente, secondo i dati pubblicati dall’Istat.
  • USA, Produzione industriale in ottobre su base annuale (YoY) -5,3%, in aumento rispetto al precedente -6,7%.
  • Usa: sale a 90 punti fiducia dei costruttori (Nahb) a novembre.
  • Tesla sara’ quotata sullo S&P 500 a partire da lunedi’ 21 dicembre.

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Scritto da Vincenzo Lettieri

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