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La prima Tazzulella arienzana, la stazione di Milano e Moody’s

Buongiorno!

Quella di stamattina è la prima Tazzulella che scrivo da Arienzo, piccolo paese della provincia di Caserta dove sono nato e cresciuto.

Ieri, dopo sei mesi, sono tornato in Stazione Centrale a Milano e ho ripreso un Frecciarossa per Napoli assistendo a cose che meglio di altre segnano il momento: code di taxi in attesa di clienti (mai successo a Milano) e qualche attività commerciale rimasta chiusa in stazione nonostante la possibilità di riprendere (quelle poche aperte offrono un servizio non ottimo come al solito).

Devo dire che mi ha fatto riflettere molto.

Torniamo ai mercati.

Giornata contraddistinta dal rosso quella di ieri, specie in Europa, dove la peggior performance, tra gli indici che monitoriamo in tabella, è stata conseguita da Madrid che ha perso l’1,18%, seguita da Francoforte (-0,81%) e da Parigi (-0,75%).

Vix stabile e spread a quota 179 seguendo il trend dei giorni scorsi.

Moody’s ha segnalato sei temi centrali della nuova normalità: prospettive di crescita piu’ deboli, tassi bassi piu’ a lungo, frammentazione del commercio globale, un maggiore focus sui temi Esg, un impatto dirompente dell’innovazione tecnologica e un cambiamento del clima politico. “Nel momento in cui i Paesi affrontano la peggiore crisi sanitaria da un secolo a questa parte, e’ sempre piu’ chiaro che la vita non tornera’ rapidamente a come era prima”, commenta Michael Taylor, Managing Director di Moody’s e Chief Credit Officer dell’area Apac. “Questo – aggiunge – avverra’ indipendentemente dal fatto che la pandemia termini rapidamente o che ci sia una nuova ondata di contagi, perche’ pur nel caso di un vaccino o di una cura efficaci, gli effetti della pandemia persisteranno a lungo. In termini di contesto del credito, ci vorra’ tempo prima di vedere con chiarezza quali saranno le ricadute, anche perche’ non si sa come e quando la pandemia si concludera”, precisa l’agenzia di rating.

In Europa, dal bollettino economico della BCE è emerso che “Le proiezioni macroeconomiche di giugno 2020 formulate per l’area dell’euro dagli esperti dell’Eurosistema indicano una riduzione della crescita a un ritmo senza precedenti nel secondo trimestre di quest’anno prima di un suo successivo ritorno all’espansione nel secondo semestre, grazie al determinante e considerevole sostegno fornito dalle misure di bilancio e di politica monetaria. Ciononostante, le proiezioni indicano una notevole revisione al ribasso sia del livello dell’attivita’ economica, sia delle prospettive di inflazione nell’intero orizzonte temporale considerato, a fronte di uno scenario di base caratterizzato tuttavia da un grado di incertezza straordinariamente elevato”. La Bce ribadisce che “le nuove informazioni disponibili confermano che l’economia dell’area dell’euro sta subendo una contrazione senza precedenti. L’attivita’ economica ha registrato un brusco calo per effetto della pandemia di coronavirus (Covid-19) e delle misure introdotte per il suo contenimento. Le notevoli perdite in termini di posti di lavoro e reddito e il livello di incertezza eccezionalmente elevato che circonda le prospettive economiche hanno determinato una flessione significativa della spesa per consumi e degli investimenti”. Sebbene “i risultati delle indagini congiunturali e gli indicatori in tempo reale dell’attivita’ economica abbiano mostrato alcuni segnali di ripresa in concomitanza con la graduale distensione delle misure di contenimento”, inoltre, “il miglioramento e’ stato finora modesto rispetto alla rapidità con cui gli indicatori sono precipitati nei due mesi precedenti”.

Flash del giorno:

  • Atlantia avrebbe inviato una lettera alla UE e accusa il governo italiano di violare le norme e chiede quindi un intervento;
  • Agenzia Ice e Tencent Holding Limited, principale provider cinese di servizi internet a valore aggiunto, hanno siglato un memorandum d’intesa per promuovere e introdurre insieme le aziende italiane nel mercato cinese. 
  • Sace presta 7 milioni di euro a Sira Industrie (Automotive);
  • Le condizioni del settore manifatturiero nell’area di Philadelphia sono balzate con l’indice di riferimento che e’ tornato in positivo, indicando un miglioramento della congiuntura. A giugno, l’indice calcolato dalla Federal Reserve di Philadelphia e’ salito dai -43,1 punti di maggio a 27,5; il dato era atteso a -20,0 punti.

Buon caffè e buona giornata!

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Scritto da Vincenzo Lettieri

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