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L’EX PREMIER LAMBERTO DINI: “ORA UN GOVERNO POLITICO, MA SENZA CONTE”

Alessandro Iovino intervista l’ex presidente del consiglio Lamberto Dini

Scalfaro lo definì “il suo De Gasperi”. Infatti, quando cadde il primo governo Berlusconi, Lamberto Dini venne incaricato dall’allora Capo dello Stato Oscar Luigi Scalfaro di formare un governo di alto profilo: tutti tecnici chiamati ad attuare un programma che, tra l’altro, prevedeva la riforma delle pensioni. Quella che poi Dini realizzò, passando alla storia come recentemente ha sottolineato Antonio Polito in un fondo sul Corriere della Sera parlando dei governi tecnici che hanno attraversato la storia della nostra Italia.
Eppure proprio lui, Lamberto Dini, il primo a formare un governo di puri tecnici – quindi senza nessun parlamentare – ad essere categorico: oggi serve un governo politico che traghetti l’Italia fuori da questa crisi economica, politica, sociale e sanitaria.
Già ministro del Tesoro, poi ministro degli Esteri, vicepresidente del Senato e poi anche presidente della Commissione Esteri del Senato, e’ stato anche direttore generale della Banca d’Italia.
Alla soglia dei 90 anni che compirà il prossimo 1 marzo, Lamberto Dini davvero impressiona per la sua capacità d’analisi e la lucidità con cui affronta ogni tipo di argomento.
Accompagnato dal collega ed amici Mattia Iovane, faccio ingresso nella sua casa-studio, di recente al centro di una querelle con la Banca d’Italia.
Uno studio-museo, per la verità. Libri, onorificenze e fotografie che ritraggono Dini con i potenti della terra: da Ghedaffi a Putin, da Elstin a Clinton, ed anche tutti i protagonisti della storia politica italiana degli ultimi 50 anni.
Poi le vignette di Giannelli donate al Presidente Dini in originale, con tanto di dedica.
Quest’uomo ha attraversato mezzo secolo di storia politica e sociale italiana, sempre da protagonista. Nel 2006 il centrodestra lo propose anche come presidente della Repubblica.

L’abbiamo incontrato ed intervistato in esclusiva per Real Inside Magazine.

Presidente Dini, allora, cosa accadrà nei prossimi giorni ?

Questo nessuno può dirlo. Tutto dipende anche da chi ha scatenato la crisi di governo: Matteo Renzi. E poi attendiamo quali saranno le conclusioni del Presidente Mattarella, che pare voglia scongiurare a tutti i costi le elezioni ….

Lei ha collaborato a lungo con Berlusconi. Cosa pensa abbia in mente il leader di Forza Italia ?

Berlusconi non vuole il voto. Sa che potrebbe ulteriormente indebolirlo. Ed inizia anche a temere seriamente Salvini, quindi ecco che ha invocato governi di larghe intese.

Auspica un governo tecnico come quello che formo’ lei nel 1995?

No. Serve ora un governo politico. Con una visione chiara ed un programma politico sostenuto non solo dalla maggioranza attuale ma anche da altre forze parlamentari che in questi giorni hanno dato la loro disponibilità a sostenere un governo con una chiara strategia economica…

Quanto pesa il fatto che in questa crisi l’attuale maggioranza voglia “tirare a campare” per arrivare ad eleggere il prossimo Capo dello Stato ?

Mi sembra scontato, oltre che legittimo: questo Parlamento vuole indicare il prossimo presidente della Repubblica. Ma sopratutto vuole gestire il Recovery Fund …

Pensa sia utile al nostro paese ?

Certo ! Abbiamo bisogno di quei soldi! Altri paesi hanno già avviato dei programmi in tal senso, mentre noi stiamo perdendo tempo. Il
Presidente Conte e’ responsabile di tutto questo. Stiamo avendo dei ritardi atroci che pagheremo a caro prezzo. Serve una programmazione seria per salvare il nostro paese. L’unica via d’uscita sono gli investimenti: scuola, infrastrutture, tecnologia e ricerca.
Poi bisogna sostenere le nostre imprese che nonostante la crisi di questo 2020 dovuta al COVID-19 hanno resistito. Ora hanno bisogno di andare oltre i ristori: serve un piano economico d’investimenti guidato dall’UE.

Non pensa che l’Unione Europea abbia troppo potere e potrà compromettere la nostra sovranità nazionale ?

Non lo penso affatto, anzi. L’UE dal primo momento doveva dare indicazioni precise su come gestire questi investimenti. Sarebbero stati più efficaci di come di fatto lo è stato il governo Conte fin ad ora.

Presidente Dini come giudica il taglio dei parlamentari? La preoccupa l’ antipolitica dilagante nel nostro paese ?

Penso che una riduzione dei parlamentari possa avere una ragione, non c’è dubbio.
Ma trovo assurda la motivazione: il
risparmio, e quindi tagliare i costi della democrazia. Tutto questo e’ stato partorito dai populisti, che hanno molto spesso delegittimato le nostre istituzioni con una assurda demagogia, di cui pagheremo le conseguenze.

Cosa augura Presidente Dini ai giovani ?

Quello che auguro a tutti gli Italiani: superare questa crisi sanitaria, raggiungere immunità di gregge grazie al vaccino ed entro l’estate sperare in una ripresa economica del nostro paese.

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Scritto da Alessandro Iovino

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