in

The fight is over. Le polemiche forse no

The fight is over.

Così il Presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno ieri ha definito il passaggio dalle discussioni e polemiche dei giorni scorsi alla conferenza stampa di ieri sera nel corso della quale ha elencato i punti salienti dell’accordo finalmente raggiunto.

Nel documento presentato dall’Eurogruppo si legge che “la pandemia COVID-19 costituisce una sfida senza precedenti con conseguenze socio-economiche molto gravi. Ci impegniamo a fare tutto il necessario per affrontare questa sfida in uno spirito di solidarietà. È necessaria una strategia coordinata e globale per far fronte alle esigenze di emergenza sanitaria, sostenere l’attività economica e preparare il terreno per la ripresa. Questa strategia dovrebbe combinare iniziative a breve, medio e lungo termine, tenendo conto delle ricadute e delle interconnessioni tra le nostre economie e della necessità di preservare la fiducia e la stabilità”.

Tre grandi pilastri: occupazione, imprese e sostegno agli Stati. Il tutto declinato in quanto segue:

  • viene concesso ai Paesi europei una ulteriore flessibilità nell’uso dei fondi a disposizione;
  • viene, così come proposto, riattivato l’Emergency Support Instrument che può fornire supporto fino a 2,7 miliardi di euro;
  • BEI: sarà creato un fondo di 25 miliardi di euro di garanzie che supporterà fino a 200 miliardi di euro di finanziamento alle imprese, soprattutto PMI;
  • MES: l’unico requisito per accedervi sarà che gli Stati membri dell’area dell’euro che richiedono assistenza si impegnino a utilizzare questa linea di credito per sostenere il finanziamento interno all’assistenza sanitaria diretta e indiretta, i costi relativi alla cura e alla prevenzione dovuti alla crisi COVID 19. L’accesso concesso sarà il 2% del PIL del rispettivo Membro alla fine del 2019, come parametro di riferimento. L’Eurogruppo si impegna a rendere questo strumento disponibile entro due settimane, nel rispetto delle procedure nazionali e dei requisiti costituzionali. La linea di credito sarà disponibile fino alla fine della crisi di COVID 19. Successivamente, gli Stati membri dell’area dell’euro rimarranno impegnati a rafforzare i fondamentali economici e finanziari, coerentemente con i quadri di coordinamento e sorveglianza economica e fiscale dell’UE, compresa l’eventuale flessibilità applicata dalle competenti istituzioni dell’UE;
  • Sure: fornirebbe assistenza finanziaria durante il periodo di crisi, sotto forma di prestiti concessi a condizioni favorevoli dall’UE agli Stati membri, fino a un massimo di 100 miliardi di euro. Come noto, lo strumento potrebbe principalmente sostenere gli sforzi per proteggere i lavoratori e l’occupazione, nel rispetto delle competenze nazionali nel campo dei sistemi di sicurezza sociale e alcune misure relative alla salute.
  • Recovery Fund per sostenere la ripresa. Il fondo sarà temporaneo e commisurato ai costi straordinari della crisi e aiuterà a spalmarli nel tempo attraverso un finanziamento adeguato.

Nell’accordo non ci sono gli eurobond/coronabond, cioè le obbligazioni garantite da tutti i Paesi dell’Eurozona. Su questo ora in Italia esploderà la polemica.

Prima di allontanarci dall’Europa, riporto un po’ di dati. Ieri è uscito il dato sulla produzione industriale in Italia a febbraio (quindi prima della tempesta): -1,2% (mese/mese), -2,4% (anno/anno).

Negli Stati Uniti la Fed ha annunciato nuovi programmi per 2.300 miliardi di dollari per affrontare la crisi sanitaria in corso. Tramite il Main Street Lending Program, la banca centrale americana fornirà prestiti tra 1-25 milioni di dollari per le aziende con meno di 10mila dipendenti e un fatturato inferiore ai 2,5 miliardi di dollari nel 2019 per un totale di 600 miliardi di dollari. Grazie alla Municipal Liquidity Facility, la Fed fornirà prestiti fino a 500 miliardi di dollari agli Stati e le città che saranno garantiti dal Tesoro con 35 miliardi di dollari. Inoltre, amplierà i programmi già lanciati a sostegno di imprese e famiglie portandoli a un totale di 850 miliardi di dollari che saranno garantiti dal Tesoro con 85 miliardi di dollari. Infine, fornirà 100 miliardi di dollari per consentire l’acquisto di alcuni asset precedentemente esclusi dalla Term Asset-Backed Securities Lending Facility ed ha aumentato i fondi messi a garanzia per chi acquista bond aziendale più rischiosi da 20 miliardi a 75 miliardi di dollari.

Inoltre Powell ha dichiarato che la Federal Reserve non debba impedire alle banche americane di distribuire i dividendi ai propri azionisti e che le banche americane sono capitalizzate meglio che durante la crisi finanziaria del 2008.

Intanto, ieri sono “calate” le nuove richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA, nella settimana al 4 aprile 2020. I “claims” sono risultati pari a 6.606.000 unità, con un calo di 261 mila unità rispetto al dato della settimana precedente di 6.867.000 (6.648.000 la prima lettura) e ben oltre i 5.250.00 posti attesi.

A proposito di Nord America e occupazione: in Canada sono andati persi 1,01 milioni di posti di lavoro a marzo, spazzando letteralmente via oltre tre anni di loro creazione.

Il covid-19 sta mettendo tutto a dura prova: sanità, psicologia, famiglie, affetti, lavoro, economia. Ma cosa non meno importante, sta caricando di una montagna di debiti i governi, le imprese e le famiglie. Dovremmo sforzarci nel considerare anche questi elementi nelle prossime settimane.

Materie prime.

Finalmente ieri è stato raggiunto l’accordo per il taglio della produzione del petrolio a maggio e giugno. Il taglio dovrebbe riguardare circa 10 milioni di barili al giorno. Vedremo anche qui nei prossimi giorni cosa accadrà.

Prima di lasciarvi un po’ di notizie flash:

  • “Sarà il Comune a fare da “banca” per i prossimi mesi posticipando i termini di versamento di alcune entrate comunali. Un primo rinvio era già stato stabilito il 28 febbraio, ma con questo provvedimento più completo, vogliamo dare “ossigeno” alla liquidità di famiglie e attività economiche. Una manovra che ha un impatto di 30 milioni di euro per le casse comunali”. Così il sindaco di Venezia Brugnaro;
  • In Francia 1.341 nuovi decessi, calano i ricoveri in terapia intensiva;
  • In Cina cani e gatti non sono più commestibili;
  • Cucinelli non raggiungerà il target 2020;
  • Lufthansa: CEO, perde 1 milione di euro l’ora, serve sostegno pubblico.

Buon caffè!

Cosa ne pensi di questo articolo?

113 points
Upvote Downvote

Scritto da Vincenzo Lettieri

Ancora sul Coronavirus: la dimensione comunitaria

In Esclusiva per Real Inside il questore de L’Aquila