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Tornano i pignoramenti (forse) e anche le restrizioni

Poca prudenza, false illusioni e la paura di essere socialmente in minoranza nei propri gruppi di riferimento.

Più di ogni altra cosa ritengo che siano questi tre i principali mostri da cui ciascuno di noi dovrebbe (meglio, deve!) preservarsi per evitare di contagiarsi e di arrecare danno a sé e agli altri.

Non esiste nulla di assolutamente certo in questo momento e i comportamenti, così come le abitudini di vita, possono essere modificati e riadattati in considerazione del fatto che una percentuale di rischio non è, purtroppo, governabile.

La decisione di Parigi di chiudere per quindici giorni alcuni tipi di attività, come i bar, è senza dubbio molto forte. È, però, anche giusta: volente o nolente sono tra i principali punti di aggregazione e se non sono gestiti correttamente e altrettanto controllati, possono arrecare molto danno.

Sul piano economico, questa seconda ondata “diffusa” arriva in un periodo in cui le economie europee stanno ancora scontando le pesanti conseguenze della primavera scorsa. Il rimbalzo potrebbe essere positivo nel terzo trimestre e in alcuni casi, ad esempio in Italia, potremmo assistere anche a sorprese positive. Tuttavia adesso l’attenzione dei mercati si concentra sul quarto trimestre e sull’arrivo dell’inverno, che potrebbe favorire una recrudescenza del virus.

Come riportato da “La Musa dei Mercati” di GAM Investments, “dal punto di vista strettamente economico, lo scenario più avverso è che anche questa seconda ondata produca forme di lockdown di portata nazionale. Sarà importante in questo senso monitorare l’andamento di ricoveri e terapie intensive nei principali Paesi continentali, in quanto lockdown generalizzati a livello nazionale sono necessariamente figli di uno stato di sofferenza del sistema sanitario”.

In Unione Europea, le vendite al dettaglio in agosto su base annuale (YoY) si sono attestate ad un +3,7%, in aumento rispetto al precedente -0,1% (la previsione era +2,2%). IL PMI servizi in settembre è stato pari a 48 punti, in calo rispetto al precedente 50,5 punti (la previsione era 47,6 punti). Il PMI composito a 50,4 punti, in calo rispetto al precedente 51,9 punti (la previsione era 50,1 punti).

A settembre l’indice Pmi servizi della Gran Bretagna, calcolato da Ihs Markit, e’ sceso a quota 56,1 punti dai 58,8 registrati ad agosto. Il settore comunque, seppur a un ritmo piu’ basso, continua a espandersi visto che il risultato e’ superiore a quota 50, spartiacque tra contrazione e crescita.

Prima contrazione da quattro mesi per l’attivita’ nei servizi in Francia. L’indice Pmi del settore calcolato da Ihs Markit e’ calato a 47,5 a settembre da 51,5 in agosto, di riflesso a una diminuzione degli ordinativi e al netto aumento dei casi di contagio da coronavirus.

La ripresa del settore dei servizi in Germania dopo la crisi causata dal Covid-19 ha perso slancio in settembre, segnando un aumento solo marginale dell’attivita’ e al ritmo piu’ basso da tre mesi. Tenendo conto che la soglia di 50 punti e’ lo spartiacque tra crescita e arretramento, l’indice Pmi dei servizi calcolato da Ihs Markit il mese scorso e’ calato a 50,6 dal 52,5 di agosto. Il dato e’ peraltro rivisto al rialzo rispetto alla stima flash che era di 49,1.

In Italia, a settembre, l’indice Pmi servizi sale a 48,8, oltre le attese.

Il settore dei servizi in Spagna ha nuovamente accusato il colpo della crisi sanitaria del Covid-19, che ha registrato un aumento dei contagi a livello globale, aggravando l’impatto sulla domanda. L’indice Pmi dei servizi calcolato da Ihs Markit a settembre in Spagna e’ diminuito a 42,4 dal 47,7 in agosto, con la contrazione piu’ ampia da maggio.

La notizia clou è che dal 15 ottobre riprenderanno i pignoramenti di stipendi e le ingiunzioni fiscali, fatti salvi eventuali differimenti che il Governo potrebbe introdurre con il prossimo Dpcm. L’Agenzia delle Entrate e della Riscossione, infatti, riprenderà l’attività di riscossione delle cartelle esattoriali: sono circa 9 milioni le cartelle pronte ad essere notificate, secondo i calcoli del Sole24Ore, e riguarderanno i pignoramenti su stipendi o pensioni, gli accertamenti esecutivi, le ingiunzioni fiscali degli enti territoriali, gli accertamenti dei Comuni. Dei 9 milioni di cartelle sospese fino al 15 ottobre, il 90% è inferiore ai 5mila euro e solo il 36% dei casi riguarda tasse non pagate.

Seduta in rialzo a Wall Street grazie soprattutto all’ottimismo tra gli investitori su un accordo tra democratici e repubblicani per un nuovo piano di aiuti e al netto vantaggio negli ultimi sondaggi per Joe Biden contro Donald Trump, che allontanano i timori di un’elezione controversa.

Flash:

  • Hanno debuttato ieri all’AIM Italia altre due società, la Franchi Umberto Marmi e la Labomar, che rappresentano assieme la decima ammissione dell’anno sul Listino di Borsa Italiana dedicato alle PMI. Entrambe portano a 129 il numero delle società quotate su AIM Italia.

Buona giornata e buon caffè!

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Scritto da Vincenzo Lettieri

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