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Venezia vista dal fotografo Rubino del Re

La prefazione di Alessandro Iovino

Venezia. Chi non la conosce? Chi non ha sognato di tenersi per mano con la propria donna nei canali di questa magnifica città accompagnati dai maestri gondolieri? Venezia riesce a coniugare sentimenti ed emozioni forti, profonde ed intense. I suoi vicoli, i fastosi palazzi e i caratteristici canali rendono questa città unica al mondo. Truman Capote disse: “Venezia è come mangiare in una volta una scatola di cioccolatini al liquore”. Aveva ragione. Ci avete mai provato? Può sembrare azzardato, ma è così. Venezia può darti goduria, amore e piacere, fino anche a farti “ubriacare”. Rimani stordito e spaesato dinnanzi a tanto splendore e a tanta magnificenza. Questa città riesce anche a confonderti. Con i suoi misteri, le sue maschere e il suo maestoso e sfarzoso carnevale. Soprattutto capita che tutti quelli che hanno messo piede a Venezia, sono rimasti incantati.

Ora, in questo libro, si fondono due arti: quella della scrittura e della fotografia. Un viaggio nella meravigliosa Venezia, in cui veniamo accompagnati per mano, con delicatezza e garbo. E ancora più importante con originalità. Attraverso le parole e le immagini. Nell’era moderna, tutti scattiamo foto con i nostri apparecchi. Ma non tutte le foto sono artistiche. In questo libro invece si alterna una meravigliosa raccolta di scatti che ci fanno vedere la vera ed autentica Venezia. Con i suoi fasti, le sue ombre, le sue luci e le sue grandezze. Un viaggio che ci offre dei punti di vista nuovi ed innovativi. L’autore in uno dei suoi passaggi lo dice chiaramente: “Venezia non è triste”, come molti pensano. Forse ha ragione, ma certamente questa città è anche un po’ malinconica. Molti anni fa, ebbi la fortuna di godermi un tramonto eccezionale da una gigantesca nave da crociera che lasciava Venezia. Ero in poppa e ammiravo questa città con il riflesso del sole sulle acque e i palazzi. Sapevo di avere davanti ai miei occhi un panorama ed una visuale incedibile. Ma non riuscivo a godere pienamente proprio perché un velo di malinconia s’impadroniva di me. Perché non avrei mai voluto “lasciare andar via” Venezia. Per nessuna ragione. Era così dolce, emozionante e sublime quell’incredibile vista. E ringrazio l’Autore per questi scatti. E’ riuscito a farmi rivivere quelle emozioni. Perché come disse il saggio Confucio “un’immagine vale più di mille parole”. 

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Scritto da Alessandro Iovino

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