Venezia. Chi non la conosce? Chi non ha sognato di tenersi per mano con la propria donna nei canali di questa magnifica città accompagnati dai maestri gondolieri? Venezia riesce a coniugare sentimenti ed emozioni forti, profonde ed intense. I suoi vicoli, i fastosi palazzi e i caratteristici canali rendono questa città unica al mondo. Truman Capote disse: “Venezia è come mangiare in una volta una scatola di cioccolatini al liquore”. Aveva ragione. Ci avete mai provato? Può sembrare azzardato, ma è così. Venezia può darti goduria, amore e piacere, fino anche a farti “ubriacare”. Rimani stordito e spaesato dinnanzi a tanto splendore e a tanta magnificenza. Questa città riesce anche a confonderti. Con i suoi misteri, le sue maschere e il suo maestoso e sfarzoso carnevale. Soprattutto capita che tutti quelli che hanno messo piede a Venezia, sono rimasti incantati.
Ora, in questo libro, si fondono due arti: quella della scrittura e della fotografia. Un viaggio nella meravigliosa Venezia, in cui veniamo accompagnati per mano, con delicatezza e garbo. E ancora più importante con originalità. Attraverso le parole e le immagini. Nell’era moderna, tutti scattiamo foto con i nostri apparecchi. Ma non tutte le foto sono artistiche. In questo libro invece si alterna una meravigliosa raccolta di scatti che ci fanno vedere la vera ed autentica Venezia. Con i suoi fasti, le sue ombre, le sue luci e le sue grandezze. Un viaggio che ci offre dei punti di vista nuovi ed innovativi. L’autore in uno dei suoi passaggi lo dice chiaramente: “Venezia non è triste”, come molti pensano. Forse ha ragione, ma certamente questa città è anche un po’ malinconica. Molti anni fa, ebbi la fortuna di godermi un tramonto eccezionale da una gigantesca nave da crociera che lasciava Venezia. Ero in poppa e ammiravo questa città con il riflesso del sole sulle acque e i palazzi. Sapevo di avere davanti ai miei occhi un panorama ed una visuale incedibile. Ma non riuscivo a godere pienamente proprio perché un velo di malinconia s’impadroniva di me. Perché non avrei mai voluto “lasciare andar via” Venezia. Per nessuna ragione. Era così dolce, emozionante e sublime quell’incredibile vista. E ringrazio l’Autore per questi scatti. E’ riuscito a farmi rivivere quelle emozioni. Perché come disse il saggio Confucio “un’immagine vale più di mille parole”.