Cash chiama cash ma senza buone notizie chiama risparmio e guai. È volgare è vero, non ammetterlo però sarebbe volgare e ipocrita al tempo stesso.
Dopo un lunedì molto negativo per la paura di nuovi lockdown, di aiuti forse esauriti e di una ripresa molto incerta, arriva negli Stati Uniti a far da traino un po’ ovunque la dichiarazione di Powell, presidente Fed, che ha detto: “La gran parte delle buone notizie economiche che abbiamo avuto sono dovute agli aiuti economici forniti con il Cares Act” e che un altro piano “potrebbe essere necessario” e che le aspettative degli esperti sono per un altro programma di aiuti “nei prossimi mesi”.
Il segretario al Tesoro, Steven Mnuchin, ha detto a sua volta che serve un altro piano di aiuti e che la Casa Bianca e’ pronta a trovare un accordo bipartisan.
Altra anestesia. Forse l’unico modo per qualche professore di confermare l’aspettativa di ripresa a V che ha nella testa.
Il punto essenziale lo ha tracciato però Gentiloni: “La vera difficoltà nei prossimi mesi sarà sulle tempistiche della rimozione degli aiuti all’economia, alle imprese e delle misure antricrisi pandemica”. “La mia opinione – ha spiegato durante un webminar dello European Business Summit – è che serva ancora un certo tempo. Non bisogna fare troppo presto” nel rimuovere gli aiuti. “Ma poi – ha avvertito – queste misure che congelano l’economia non possono durare per sempre”.
Quello che abbiamo fatto a metà marzo è stato sospendere le regole di Bilancio e le regole sugli aiuti di Stato, che sono “due pilastri del nostro sistema”. I Paesi hanno mobilitato un enorme ammontare di aiuti pubblici “ma poi dovranno essere gradualmente cambiati e penso che questa – ha concluso Gentiloni – sarà la grande sfida nei prossimi mesi”.
Dall’Europa arriva il buonsenso.
E dall’Europa si muove anche un altro punto di vista molto forte e utile per marcare l’importanza dell’Unione, quello di Macron: “Il mondo come e’ oggi non puo’ essere ridotto alla rivalita’ tra Cina e Stati Uniti”.
Oggi un ristretto.
Buona giornata e buon caffè!