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Commissione Europea, Geox e Lvmh. Segnali.

Tutto un altro film quello di ieri rispetto a martedì. L’Asia è stata l’unica ad aver chiuso negativamente, sulla scia di quanto accaduto lo scorso giorno a Wall Street e in Europa. Assisteremo ad un autunno caratterizzato da questo andamento?

La Commissione Europea ha effettuato un’analisi volta a valutare la capacità di ripresa dei cittadini europei dopo una qualsiasi crisi e, quindi, dopo anche quella che attualmente stiamo vivendo. In merito all’Italia le considerazioni parrebbero essere non particolarmente “benevole”. Il nostro, secondo chi ha effettuato l’analisi, è un Paese con capacità meno forti per l’impatto sociale dei trasferimenti pubblici e per quanto concerne la ripresa individuale dopo la crisi per via dei livelli di reddito. In merito alla sanità siamo vulnerabili in termini di numero di letti disponibili (vedi alla voce Mes). Siamo sicuramente un Paese mediamente in grado di reagire ai momenti di crisi sul piano economico per via del tasso di risparmio, dell’efficienza dei mercati dei beni, dello sviluppo del mercato finanziario, della spesa per ricerca e sviluppo, investimenti, partecipazione degli adulti a circuiti educativi, mercato del lavoro (freno alla disoccupazione di lungo periodo, politiche attive, facilitazione dell’attivita’ imprenditoriale), fiducia nelle istituzioni. Per quanto riguarda, invece, la dimensione geopolitica, dell’economia verde e digitale (abbiamo un basso livello di educazione alle tecnologie), la posizione italiana presenta luci e ombre.

Geox sta accelerando la definizione di un modello di business piu’ snello e rispondente allo scenario attuale e prospettico, con attenzione alla digitalizzazione. In Nord America, infatti, sta lavorando con l’obiettivo di migliorare il profilo di redditivita’ del gruppo e di definire una struttura distributiva piu’ efficiente, esperienziale e integrata con il canale digitale. In quest’ottica, ha cominciato a razionalizzare il numero dei negozi fisici. Le condizioni sono mutate, a cominciare dal calo del traffico, ma i proprietari degli immobili continuano a formulare le stesse condizioni. In questa situazione, nonostante il retail resti strategico per la società, si vuol procedere con un taglio della propria presenza riservandosi la possibilità di espandersi qualora le condizioni lo renderanno fattibile.

Lvmh è “impossibilitata a realizzare l’operazione di acquisizione della societa’ Tiffany’”. Di tutta risposta, Tiffany & Co ha intentato causa contro Lvmh. Come si legge in una nota, “la richiesta, tra le varie cose, e’ che Lvmh sia obbligata ad attendersi all’obbligo contrattuale, previsto dall’accordo di fusione, di completare la transazione nei termini concordati”. Tiffany ha spiegato che la causa “non solo chiarisce che Lvmh sta violando gli obblighi relativi all’ottenimento dell’autorizzazione antitrust, ma confuta anche il fatto che Lvmh intende evitare l’acquisizione sostenendo che Tiffany ha subito danni materiali e ha cosi’ violato i suoi obblighi”. Il presidente di Tiffany, Roger Farah, si e’ detto “dispiaciuto di dovere procedere in questo modo, ma Lvmh non ci ha lasciato altra scelta che avviare la causa per tutelare l’azienda e gli investitori”. Tiffany, ha aggiunto Farah, “e’ convinta di essersi attenuta a tutti gli obblighi previsti dall’accordo, si impegna a completare la transazione nei termini concordati l’anno scorso e si aspetta che Lvmh faccia lo stesso”.

Un po’ di flash:

  • In Francia Auchan ha annunciato un piano che prevede il taglio di 1.475 posizioni.
  • Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato i risultati dell’emissione della prima tranche del nuovo BTP a 20 anni. Il titolo ha scadenza 1° marzo 2041, godimento 15 settembre 2020 e tasso annuo dell’1,80%, pagato in due cedole semestrali. L’importo emesso è stato pari a 10 miliardi di euro. Il titolo è stato collocato al prezzo di 99,765 corrispondente ad un rendimento lordo annuo all’emissione dell’1,822%, il più basso per una prima tranche mai emessa su questa scadenza.
  • L’Autorita’ antitrust francese ha multato Novartis, Roche e Genentech per 444 milioni di euro per ‘pratiche abusive’.

Buona giornata e buon caffè!

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Scritto da Vincenzo Lettieri

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