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Il Presidente è un mito e i PMI spingono i mercati

Nella serata in cui sono venuto a conoscenza di un mito, un personaggio straordinario, che ha lasciato il segno tra Milano e Ibiza e che tutti affettuosamente chiamano “il Presidente”, sono a scrivervi di una giornata, quella di ieri, in cui ha dominato il verde.

Performance positive un po’ dappertutto grazie anche ai PMI: Francia (manifatturiero 52,1 vs 40,6; servizi 50,3 vs 31,1), Germania (manifatturiero 45 vs 37; servizi 46 vs 33), GB (manifatturiero 50,1 vs 41; servizi 47 vs 29) e USA (manifatturiero 49,6 vs 39,8; servizi 46,7 vs 37,5).

Protagonista per un giorno è stata quindi l’economia reale, anche grazie al presidente Trump che ha rassicurato gli osservatori sulla tenuta degli accordi commerciali con la Cina nonostante le tensioni tra le due superpotenze a causa del coronavirus.

La Commissione Europea ha segnalato che le prestazioni dell’innovazione in Europa continuano a migliorare superando per il secondo anno gli Stati Uniti. Tuttavia, occorre fare di piu’ per stare al passo con la Corea del Sud, l’Australia e il Giappone. I risultati, che coprono i dati del 2019, evidenziano le opportunita’ di coordinare meglio le politiche di innovazione Ue. Quest’anno il Lussemburgo (precedentemente un forte innovatore) si unisce al gruppo dei leader dell’innovazione, mentre il Portogallo (precedentemente un moderato innovatore) si unisce al gruppo dei forti innovatori. In media, le prestazioni di innovazione della Ue sono aumentate dell’8,9% dal 2012. Dal 2012, sono aumentate in 24 Paesi e maggiormente in Lituania, Malta, Lettonia, Portogallo e Grecia. A livello globale, la Ue continua ad avere un vantaggio su Stati Uniti, Cina, Brasile, Russia, Sudafrica e India. La Svezia e’ leader nella Ue nelle risorse umane, il Lussemburgo nei sistemi di ricerca e nei beni intellettuali (richiesta di brevetti, marchb e design); la Danimarca per il contesto favorevole all’innovazione, la finanza e il supporto all’innovazione; la Germania negli investimenti costanti; il Portogallo nelle piccole e medie imprese; l’Austria nelle connessioni tra imprese; l’Irlanda per gli impatti sull’occupazione e sulle vendite. L’Italia è diciottesima con un livello moderato di innovazione.

Mah.

Sempre in relazione all’UE, sembrerebbe, secondo il NYT, che sarebbe pronta a bloccare l’ingresso degli americani nei singoli Paesi europei in quanto gli Usa non sono riusciti a controllare la pandemia. Vedremo la prossima settimana.

Campiamo di rivincite?

Flash prima di lasciarvi ai vostri impegni:

  • In Russia aumenteranno le tasse per i redditi che superano i 5 milioni di rubli;
  • Con il riavvio delle attivita’ alla fabbrica di Puebla, in Messico, il 16 giugno scorso tutti i 16 stabilimenti del marchio Volkswagen a livello mondiale hanno ripreso a produrre.
  • Secondo Condiretti, Dall’inizio della pandemia la spesa alimentare degli italiani ha subito complessivamente un taglio di 12 miliardi di euro, risultato del crollo dei pasti fuori casa che non è stato compensato dall’aumento di quelli domestici.

Buon caffè e buona giornata!

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Scritto da Vincenzo Lettieri

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