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La corsa al vaccino e la paura dei licenziamenti a gennaio

Una giornata meno negativa rispetto a mercoledì. In Europa la performance dei principali listini è stata abbastanza positiva ad eccezione di Francoforte che ha perso lo 0,23%.

Negli Stati Uniti la situazione rimane ancorata sul verde nonostante l’attacco della Casa Bianca contro la speaker della Camera, la democratica Nancy Pelosi, raffreddando l’ottimismo diffuso da mercoledì sera sulla possibilita’ di un accordo tra repubblicani e democratici su un quinto piano di aiuti per famiglie e imprese statunitensi colpite dalla crisi. La portavoce della Casa Bianca, Kayleigh McEnany, ha dichiarato che “Nancy Pelosi non e’ seria. Se lo diventera’, potremo avere una discussione […] Abbiamo alzato la nostra offerta, ma quando tu l’abbassi a 2.200 miliardi, la tua non e’ un’offerta seria”.

Elezioni USA e Covid. Come sapete tutti, il presidente Trump vorrebbe arrivare al 3 novembre con un vaccino ma i tempi sembrerebbero non essere ancora maturi. L’AD di Moderna Therapeutics, sicuramente una delle società farmaceutiche più avanti nella sperimentazione, ha detto che non sara’ pronto prima di quella data e che nel migliore dei casi potra’ essere presentata la richiesta di autorizzazione per l’uso di emergenza alla fine di novembre

Sempre negli USA, il PMI manifatturiero di settembre è salito a 53,2 punti, in aumento rispetto al precedente 53,1 punti (la previsione era 53,5 punti).

Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, nel corso di una tavola rotonda organizzata al Salone nautico di Genova, a chi gli chiedeva se temesse un’ondata di licenziamenti una volta scaduto il blocco all’inizio del 2021. “Non posso immaginare che dal primo gennaio – ribadisce – dovesse scadere l’intervento, si parta con una raffica di licenziamenti” ma “il tema non e’ piu’ salvaguardare il posto di lavoro, ma mettere al centro la persona, l’occupabilita’ della persona. Le politiche attive sul lavoro non funzionano, dobbiamo intervenire facendo una riforma degli ammortizzatori sociali seria”. Bonomi ha poi aggiunto: “E’ inevitabile che ci saranno contrazioni occupazionali. Non possiamo lasciare mezzo milione di persone senza reddito in momento come questo” ma agli inviti di Confindustria per rivedere gli ammortizzatori “nessuno ha risposto”.

Qualche flash:

  • Il nuovo Ceo di Ford Motor, Jim Farley, ha annunciato una ristrutturazione delle attivita’ aziendali della societa’, inclusa una riorganizzazione dei vertici.
  • Negli Stati Uniti, immatricolazioni diminuite del 9,9% nel terzo trimestre dell’anno per General Motors rispetto a un anno prima, con un totale di macchine vendute pari a 655.192.
  • Il gruppo Fca ha registrato a settembre 2020 un balzo delle immatricolazioni del 17,52% a 36.979 veicoli, contro i 31.466 dello stesso periodo dell’anno scorso. Il gruppo ha registrato un rialzo quasi doppio rispetto al mercato (+9,54% in settembre).

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Scritto da Vincenzo Lettieri

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