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La disoccupazione negli USA e i guastafeste europei

Passata l’euforia di lunedì, la performance dei principali indici a livello globale ha ripreso ad essere negativa con Milano e Madrid che hanno fatto registrare il dato peggiore, rispettivamente -2,11% e -2,51%. L’Asia ha invece seguito, in buona sostanza, l’andamento brillante di Europa e USA del giorno precedente.

La giornata è subito partita con i dati sulle immatricolazioni auto ad aprile che come previsto hanno confermato il bagno di sangue: UK (-98,3% m/m e -97,3% a/a), Italia (-85% m/m, -97,6% a/a), Germania (-61% m/m, -44% a/a), Francia (-66,5% m/m, -89% a/a).

In Europa continua il dibattito circa la proposta di Macron e Merkel di aiuti agli Stati più colpiti a fondo perduto. In particolare, il ministro delle Finanze austriaco, Gernot Bluemel, ha detto che l’Austria non è d’accordo con questa visione delle cose e che pertanto si rifiuta di concedere prestiti non rimborsabili. Anche Danimarca, Olanda e Svezia sono in disaccordo con l’idea di Macron e Merkel. Vedremo cosa accadrà realmente. La cosa importante è che la Germania si sia staccata da questo gruppo di Paesi con visione miope delle cose.

Negli Stati Uniti, il segretario al Tesoro, Steven Mnuchin, ha segnalato che se non si porrà fine in tempi brevi al lockdown l’economia americana rischia danni permanenti. La preoccupazione principale riguarda l’occupazione negli USA che è calata nel corso di questi mesi a livelli record. Sulla stessa lunghezza d’onda il Predisente della Fed, Powell, che rispondendo al Congresso a una domanda del senatore Sherrod Brown, democratico dell’Ohio, ha messo in evidenza come i programmi a sostegno di chi è senza lavoro siano essenziali in questa crisi perché più a lungo dura la disoccupazione più i danni sono difficili da correggere. “Senza lavoro – spiega Powell – si perdono il network e le capacità e quindi il rientro sul mercato è più difficile”.

Sempre negli States, la task force su imprese e lavoro di Gary Newsom, governatore della California, ha chiesto al Congresso statunitense di stanziare 1.000 miliardi di dollari di aiuti ai governi statali per aiutarli ad affrontare la gestione dell’emergenza coronavirus. I top manager di grandi societa’ come Netflix, Disney e Salesforce, che fanno parte della task force, hanno scritto ai leader di Camera e Senato, affermando che la “riapertura delle nostre economie e’ un passo avanti benvenuto, ma il successo dei nostri sforzi dipende dalla costruzione di una maggiore fiducia tra i consumatori e di maggiore certezze per i lavoratori. Senza, restera’ una riapertura solo sulla carta”. I fondi, per esempio, sarebbero fondamentali per sostenere una diffusa campagna di test e per il programma di tracciamento dei contatti.

Venerdì scorso, la Camera, a maggioranza democratica, ha approvato un nuovo piano da 3mila miliardi di dollari che include mille miliardi per i governi statali e locali, ma i nuovi aiuti dovrebbero essere bocciati dal Senato, a maggioranza repubblicana.

Politica.

Un po’ di flash:

  • Le condizioni per il prestito garantito a Fca sono “che le risorse siano tutte utilizzate in Italia, che si confermino e rafforzino gli investimenti nel Paese, che si mantenga l’occupazione e che non ci siano delocalizzazioni”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, rispondendo a una domanda nel corso di un’intervista al TG1.
  • “La responsabilità penale e civile delle imprese non è associabile e conseguente al Covid-19 come infortunio sul lavoro”, in quanto “non c’è alcuna conseguenza diretta”. È quanto ha sottolineato il direttore generale dell’Inail, Giuseppe Lucibello, nel corso di un’audizione al Senato.
  • Samsung Pay, il sistema di pagamento elettronico di Samsung introdotto in Italia da marzo 2018, amplia le proprie opzioni con il Circuito PagoBancomat. 
  • ‘Non sono in grado di dare interpretazione della richiesta, ma se stiamo a quello che dice Fca non e’ per liquidita’ a se stessa ma per dirottare liquidita’ verso i subfornitori. Non ne conosco la motivazione, ma e’ piu’ probabile che sia questa che una necessita’ fisiologica della grande azienda. Le grandi aziende non stanno ricorrendo a questo tipo di garanzie’. Cosi’ l’a.d. di Banco Bpm, Giuseppe Castagna,
  • Il partito di Emmanuel Macron, La République en Marche (LRM), perde la maggioranza assoluta all’Assemblée Nationale francese per la prima volta dal 2017.

Buona Tazzulella

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Scritto da Vincenzo Lettieri

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