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L’Europa scende sull’onda delle nuove-vecchie incertezze

Giornata negativa quella di ieri sulle principali piazze mondiali. In Europa le cose sono andate peggio che negli Stati Uniti. Milano, ad esempio, ha perso il 2,77% rispetto a mercoledì. Il Btp a 10 anni è salito del 5,62% e lo spread con il Bund tedesco è schizzato del 9,25% in una sola giornata. I numeri in tabella, soprattutto per l’Europa, sono conseguenza delle nuove (ma vecchie) incertezze legate a questa prepotente risalita dei contagi (con un numero sempre più consistente di tamponi).

Negli USA, rispetto all’altro giorno, parrebbe che ci sia più ottimismo sulla possibilita’ di un accordo sugli stimoli economici per l’economia entro le elezioni presidenziali. Trump ha dichiarato che un accordo per un nuovo piano di aiuti è “ancora possibile” prima delle elezioni e ha incolpato i democratici per lo stallo nelle trattative. Ciò che preoccupa è l’aumento dei contagi. A livello di macroeconomia, i dati pubblicati ieri segnalano un aumento inatteso delle nuove richieste settimanali dei sussidi di disoccupazione che sfiorano le 900.000 unita’, ai massimi dalla meta’ di agosto.

In Italia si sta pensando di prorogare il blocco dei licenziamenti per quelle aziende che useranno la cassa integrazione Covid o la decontribuzione alternativa alla Cig. Le nuove settimane di cig di emergenza funzionerebbero in modo retroattivo in modo che non ci sia nessuno che rimanga scoperto dagli ammortizzatori da meta’ novembre, quando chi l’ha utilizzata in modo continuativo avra’ esaurito le settimane attualmente a disposizione.

Urbano Cairo, presidente Rcs, ha detto che “stiamo vivendo un momento difficile perche’ i contagi stanno salendo, ma noi dobbiamo chiaramente abituarci a convivere con questa pandemia. Non possiamo piu’ avere lockdown, a meno che non succeda l’irreparabile, ma non credo”. “Quest’anno il Pil italiano andra’ forse giu’ del 10% ma abbiamo le capacita’ per uscire bene da questa crisi. Il nostro non e’ un problema di aziende manifatturiere, ma di pubblica amministrazione, digitalizzazione e una serie di cose dove l’Italia e’ arretrata rispetto al altri Paesi. Come imprenditori dobbiamo continuare sulla retta via, raddoppiare gli sforzi, e probabilmente tranne alcuni settori raccoglieremo di meno, ma sono convinto che ne usciremo alla grande e il nostro Paese riprendera’ a crescere”.

Buona giornata e buon caffè!

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Scritto da Vincenzo Lettieri

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