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Nel 2020 si sono pagate più pensioni

Ieri è uscito il dato italiano sulla fiducia delle imprese e dei consumatori di gennaio. Per le prime è stata pari a 87,9 punti, in aumento rispetto al precedente 87,7. Per i secondi a 100,7 punti, in calo rispetto al precedente 101,1 punti (la previsione era 100,5 punti).

Ma ieri è stata anche la giornata in cui l’INPS ha informato di aver liquidato 795.730 pensioni nel 2020, con un aumento del 7,4% rispetto alle 740.486 decorrenti nel 2019, secondo l’aggiornamento dell’osservatorio sul monitoraggio dei flussi di pensionamento pubblicato oggi dall’istituto. Tale valore comprende le pensioni di vecchiaia, le pensioni anticipate, quelle di invalidità e quelle ai superstiti. In particolare, sottolinea l’INPS, per il 2020 si registra un incremento delle pensioni di vecchiaia rispetto al 2019 (255.813 contro 156.995), mentre diminuiscono quelle anticipate (277.544 nel 2020, 299.770 nel 2019). Ad aumentare sono soprattutto le pensioni di vecchiaia dei lavoratori dipendenti del settore privato (FPLD), segmento che registra un incremento dell’86%, mentre le altre gestioni hanno avuto incrementi più modesti.

Sul versante USA, invece, secondo quanto rilevato dal Bureau of Economic Analysis, il PIL è salito del 4%, in linea con le attese, dopo il +33,4% registrato nel trimestre precedente, che seguiva a sua volta il -31,4% del 2° trimestre. Il miglioramento è stato determinato soprattutto dal rafforzamento dei consumi che segnano un +2,5% dal +41% registrato nel trimestre precedente.

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Scritto da Vincenzo Lettieri

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