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Un lunedì nero sui mercati e una vittoria di Zingaretti a metà

La tentazione di commentare i risultati elettorali (mi riferisco a referendum e regionali, quest’oggi si saprà qualcosa dei comuni) è davvero tanta così come la voglia di discutere se, quella a cui abbiamo assistito ieri, è stata davvero, o no, la vittoria del segretario Zingaretti considerando la percentuale del no al referendum e gli esiti della partnership elettorale con il M5S. Così come sarebbe davvero interessante provare a capire se, in effetti, il voto dei giorni scorsi è o non è un giudizio sul governo e sulla voglia di fortificare il PD per avere questo benedetto MES ad esempio.

Diciamo che, personalmente, ho una visione che va un po’ al di là di quella raccontata nei tg e talk di ieri sera ma non è questa la sede opportuna anche perché di cose da dire ne abbiamo già molte vista la debolezza di ieri sui mercati.

Magari butto lì degli argomenti su cui potrebbe essere importante interpretare il voto, a prescindere dai valori assoluti e dai simboli che a questi richiamano: % del no qualche mese fa e quella emersa, risultati M5S+PD, le vittorie di De Luca ed Emiliano e la loro relazione con il PD nazionale.

Bene.

Concentriamoci sulle nostre questioni.

Ieri la giornata è stata davvero pesante, sia in Europa che negli Stati Uniti. A differenza di quanto pensi qualcuno in Italia, di ripresa a V non si può parlare. L’incertezza è troppo elevata e la fase di anestesia starebbe per concludersi (a novembre scadono, ad esempio, migliaia di contratti a tempo determinato e chissà cosa accadrà).

Le tematiche che hanno causato la performance di ieri sono tre fondamentalmente: aumento casi covid-19, nuovi lockdown, ripresa incerta.

In merito alla prima questione: negli Stati Uniti ci si avvicina alla soglia dei 200.000 morti 6.812.470 casi. Il secondo Paese al mondo per numero di casi e’ l’India (5,4 milioni), per numero di morti e’ il Brasile (136.895). Il rischio è che si potrebbe arrivare all’imposizione di nuove restrizioni in diversi Paesi.

In merito alla ripresa, negli Stati Uniti questa è ancora lenta e non è certamente agevolata dalle gia’ difficili trattative tra repubblicani e democratici per un nuovo piano di stimoli. Gli investitori starebbero, poi, portando avanti la rotazione dei titoli in portafoglio con la vendita dei maggiori titoli tech, che hanno sostenuto la ripresa dopo il crollo di marzo. Male le banche, dopo l’inchiesta giornalistica che accusa alcuni dei maggiori istituti di aver mosso ingenti somme di fondi presumibilmente illeciti negli ultimi due decenni, conoscendo la natura sospetta del denaro; le banche avrebbero gestito transazioni per oltre 2.000 miliardi di dollari, tra il 1999 e il 2017, che erano state segnalate come sospette dai rapporti interni delle stesse banche. Restano, poi, alte le tensioni tra Stati Uniti e Cina, in attesa di capire come si concludera’ la questione TikTok.

Sempre negli States, il peso del debito sull’economia e’ aumentato a un passo record nel secondo trimestre, a causa soprattutto degli interventi del governo federale per limitare i danni provocati dalla pandemia di nuovo coronavirus. Secondo il rapporto pubblicato ieri dalla Federal Reserve, il debito del governo federale e’ aumentato del 58,9% nel secondo trimestre a 22.580 miliardi di dollari. Il debito delle famiglie e’ aumentato dello 0,5%; il reddito netto delle famiglie e’ aumentato del 6,8% a 119.000 miliardi di dollari, grazie al recupero del mercato azionario e agli aiuti governativi. Il debito non finanziario totale negli Stati Uniti e’ aumentato al tasso annualizzato del 25,3% a 59.300 miliardi di dollari.

Un po’ di flash:

  • L’Amministratore Delegato e Direttore Generale di TIM, Luigi Gubitosi, ha acquistato sul mercato 500 mila azioni ordinarie della società.
  • Lufthansa svaluta di 1,1 miliardi di euro la flotta da iscrivere a bilancio nel terzo trimestre.
  • Il prezzo effettivo medio della garanzia rc auto per il secondo trimestre del 2020 è di 383 euro, in diminuzione del 5,4 per cento su base annua (circa 22 euro) per effetto del lockdown che ha abbattuto il numero di contratti stipulati, calati del -8,6% ad aprile e ha imposto il blocco della circolazione stradale nel nostro paese.

Buona giornata e buon caffè!

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Scritto da Vincenzo Lettieri

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