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Stiamo ipotecando il nostro futuro per salvare il presente

“Abbiamo appena varato il Decreto ristori, che vale complessivamente oltre 5 miliardi che saranno usati per dare risorse immediate a beneficio delle categorie maggiormente penalizzate. Io ho firmato il DPCM, all’una di notte circa, solo quando siamo stati sicuri che queste risorse c’erano”. “Arriveranno sul conto con bonifico dell’agenzia delle entrate, è il modo più efficace, confidiamo che a metà novembre chi ha aderito alla prima edizione potrà riceverlo, subito dopo anche gli altri”. “Stiamo incontrando le categorie, ne sta venendo fuori un dialogo aperto e un approccio costruttivo. Non ci sfuggono i sacrifici e le difficoltà che sono chiamate ancora una volta a sostenere”. “Se rispetteremo le misure abbiamo buone speranze di affrontare dicembre con una buona serenità, senza un sistema sanitario sotto stress. In caso contrario ci troveremo di fronte alla necessità di un lockdown che dobbiamo, invece, scongiurare”. “Le nostre scelte possono essere legittimamente criticate, siamo in democrazia. Ma voglio dire che non abbiamo compiuto scelte indiscriminate. Per evitare che la curva ci sfugga è indispensabile ridurre le principali occasioni di socialità. Solo in questo modo possiamo decongestionare i mezzi pubblici, evitare gli assembramenti, alleggerire il sistema dei tracciamenti”. “Il nostro sforzo e’ che non introduciamo nuove tasse: stiamo facendo uno sforzo incredibile come sistema Paese per non introdurre nuove tasse. E’ chiaro che ci sono fasce della popolazione che soffrono di piu’ ma noi vogliamo la pace sociale, vogliamo che tutti contribuiscano, in un circuito di solidarieta’, con una politica redistributiva, perche’ le nostre misure servono a operare una distribuzione. Si contribuisce, pagando le tasse, ad aiutare chi e’ in gravissima difficolta’. E’ questa la nostra politica, non quella di creare nuova tassazione in un momento di cosi’ elevata difficoltà”.

In questo modo, ieri sera, il Presidente del Consiglio Conte ha parlato presentando il Dl Ristori accanto al Ministro dell’Economia Gualtieri che ha aggiunto che “il contributo a fondo perduto sarà erogato automaticamente a oltre 300.000 aziende che già lo hanno già avuto, e quindi contiamo per metà novembre di avere tutti bonifici effettuati da parte dell’Agenzia delle entrate”, precisando che nel dl ci sono le risorse per “consentire la somministrazione di 2 milioni di tamponi nei mesi di novembre e dicembre”.

Dunque, il Ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli: il decreto ristori stanzia “2,4 miliardi per 460 mila soggetti”. “Per i settori chiusi completamente come palestre, piscine, teatri, cinema, l’importo viene raddoppiato”. “Molti ristoranti sono aperti solo la sera, perdono molto più di metà del loro introito, anche per questi dopo il confronto con le categorie abbiamo deciso di applicare il coefficiente del 200%. Il 150% andrà a bar pasticcerie, gelaterie”.

Confcommercio: non basta!

Daje!

Certo che non basta. Certo che non basta, lo sappiamo. Ma è un chiaro segnale da parte del governo che in pochi giorni ha stanziato risorse importanti che chissà chi dovrà pagare. Un po’ di sana umiltà, sobrietà e spirito di collaborazione da parte di tutti.

Il 21 ottobre la Commissione europea ha emesso un’obbligazione sociale inaugurale di 17 miliardi nell’ambito dello strumento Sure che serve a coprire i costi direttamente connessi al finanziamento dei regimi nazionali di riduzione dell’orario lavorativo e di altre misure analoghe, in particolare rivolte ai lavoratori autonomi, introdotte in risposta alla pandemia di coronavirus. L’emissione comprendeva due obbligazioni, una da 10 miliardi con scadenza nell’ottobre 2030 e una da 7 miliardi con scadenza nel 2040. Gli investitori hanno mostrato forte interesse per questo strumento dal rating elevato: la domanda ha superato di oltre 13 volte l’offerta disponibile e si e’ tradotta in condizioni di prezzo favorevoli. I lavoratori di Italia, Spagna e Polonia possono contare su 17 miliardi a loro sostegno. Un passo decisamente importante.

Mentre in Italia si ipotizza un lockdown per Milano e Napoli (per favore facciamolo se lo crediamo necessario, non aspettiamo altri 10/15 giorni ripetendo gli errori di marzo), in Francia, dove la situazione è davvero difficile, il Ministro dell’Interno francese ha dichiarato: “Bisogna aspettarsi decisioni difficili per lottare contro la pandemia di Covid-19. Non so esattamente quali saranno le decisioni, ma ora dobbiamo prendere decisioni dure come tutti i nostri vicini europei”.

Dunque, prepariamoci.

Nel frattempo in Spagna, la disoccupazione cresce più del previsto: alla fine del 3° trimestre 2020 il tasso di disoccupazione si è portato al 16,2% rispetto al 15,3% del 2° trimestre 2019.

Ritorna prepotente il tema di una bad bank europea o di una rete di bad bank nazionali che smaltisca efficacemente i crediti deteriorati delle banche, che rischiano un’impennata con la crisi pandemica in corso.

Flash:

  • La Commissione europea ha approvato, ai sensi del Regolamento europeo sulle concentrazioni, l’acquisizione del controllo esclusivo di Tiffany & Co. con sede negli Stati Uniti da parte di LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton con sede in Francia.

Buona giornata e buon caffè!

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Scritto da Vincenzo Lettieri

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