in ,

Il Mes, la legge di bilancio e il punto di Confindustria

La stanchezza e il nervosismo (anche qualcos’altro? certo che sì ma fingiamo di no) hanno portato il Presidente del Consiglio Conte a raccontare, in conferenza stampa domenica sera, in merito al Mes qualcosa di lontano dalla realtà. Ieri, infatti, nel corso di un’altra conferenza stampa ha fatto, doverosamente, un passo indietro dicendo: “il Mes non puo’ essere la panacea di tutti i nostri problemi. Mi sembra di essere stato chiaro e non ritorno su questo. Non e’ che la questione e’ stata risolta ieri (domenica ndr) in conferenza stampa: ci sono le sedi opportune, sicuramente ci sara’ l’opportunita’ per parlarne nelle sedi opportune”. Il passo indietro sta nel fatto che se domenica si reputa lo strumento come dannoso per gli italiani non è che poi il giorno seguente dici che comunque ci sarà ancora discussione e stavolta nelle sedi opportune. O serve o non serve.

Forse su questo tema potrebbe esserci utile il punto di vista di Lorenzo Bini Smaghi, presidente di Societè Generale: “Non prendere il Mes e’ una scelta politica e sarebbe piu’ onesto presentarla così”. “Per spiegare questo dibattito ci vuole uno psicanalista non un economista: si e’ mandato il ministro dell’Economia a Bruxelles a trattare le condizioni e poi una volta ottenute si e’ detto di no”, ha aggiunto Bini Smaghi, sottolineando che l’attuale “principale partito di governo ha fatto la campagna elettorale sul no al Mes, no alla Tav… non puo’ cedere su tutto e nel governo non c’e’ una leadership tale da poter spiegare che i 4 miliardi in finanziaria per la sanita’ costeranno di piu’ ai cittadini del Mes”. Infatti, per Bini Smaghi, “i cittadini pagheranno piu’ tasse per non fare ricorso al Mes”.

Il Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, presentando la legge di bilancio 2021 ha segnalato che  “L’occupazione e’ calata per minori assunzioni vista l’emergenza e l’impatto sui diversi settori, non tanto per licenziamenti, le misure del governo hanno consentito di salvare il maggior numero di posti di lavoro, ora c’e’ la questione di collegare la cig con il blocco dei licenziamenti, prorogheremo il divieto dei licenziamenti fino a fine anno con la proroga Cig, stiamo valutando con i sindacati di prevedere un’adeguata tutela, e’ scontato che tutte le imprese che utilizzeranno cig non potranno licenziare, poi mercoledi’ vedremo con i sindacati” come procedere nel 2021. La cig sara’ gratuita solo per chi avra’ perdite sopra una certa soglia, la quantificazione del decreto novembre non c’e’ ancora.

Le reazioni di Confindustria in merito alla legge di bilancio presentata che, ovviamente, contiene anche altri elementi come la decontribuzione per il Sud ad esempio, non sono state dolci. Proprio sulla misura per il Sud, il presidente Bonomi ha riferito che “non e’ la strada” da seguire, perche’ “non abbatte le vere ragioni” del ritardo del Mezzogiorno, ovvero “il gap infrastrutturale e la legalita'”. Il giudizio generale del presidente è di una manovra per l’emergenza e non per la ripresa, infatti: “Giudicando dalle anticipazioni che ho visto sui 39 miliardi che dovrebbero costituire la prossima manovra di bilancio, quel che emerge e’ che siamo ancora nella fase di emergenza e non in quella della ripartenza”, ha sottolineato Bonomi. In particolare ha fatto l’esempio dei “4 miliardi per i danni subiti da ristorazione e turismo rientrano nell’emergenza, giusti ma nell’emergenza” e ancora “altri 5 miliardi per la Cig: emergenza”. In merito a questo, ha aggiunto, “ho visto le dichiarazioni del ministro Gualtieri che ha prorogato fino a dicembre e poi si vedra’… poi si vedra’ con i sindacati. Forse il ministro Gualtieri si dimentica che esistono imprese e imprenditori e sarebbe opportuno confrontarsi anche con loro per capire quali sono le vie migliori per uscire dall’emergenza e pensare al futuro e alla ripartenza”.

Negli Stati Uniti, invece, le performance non sono state positive a causa, soprattutto, dell’ultimatum dato dalla speaker della Camera Nancy Pelosi sul nuovo pacchetto di stimoli e dalla seconda ondata di contagi di coronavirus sia nel Paese che nel resto del mondo.

Flash:

  • Kairos: Julius Baer cede 30%, tornano socio fondatore Brera e gestori storici.

Se avete tempo fate un salto qui: https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/covid-miliardari-sempre-piu-ricchi-pandemia-soldi-bezos/5f1ec2f6-115c-11eb-99ad-021205b8ee1e-va.shtml.

Buona giornata e buon caffè!

Cosa ne pensi di questo articolo?

113 points
Upvote Downvote

Scritto da Vincenzo Lettieri

GLOBAL ROME HUB – G. Sottile: “Una preziosa occasione di formazione per i leader”

Intervista ad Alessandro e Marco Florio