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Fed, FCA-PSA e l’Antitrust

Scusate per ieri. Non siamo riusciti a “prenderci insieme” la nostra abituale Tazzulella mattutina.

Riprendiamo da dove eravamo rimasti.

Giornata non positiva in Europa con Milano che ha perso lo 0,86% e Madrid l’1,14% attestandosi come “maglia nera” tra gli indici considerati nel nostro appuntamento. Negli States nulla di positivo se non per il Nasdaq che ha guadagnato quasi l’1% con Trump che, celebrando il record conseguito, ha parlato di “enorme progresso molto prima del previsto”.

In Europa nulla di particolarmente interessante se non il fatto che al momento all’Antitrust sulla questione FCA-PSA non sono arrivate, almeno così pare, le risposte da entrambe le società circa i rilievi della Commissione europea sulla fusione, in particolare sugli effetti nel segmento dei van. La scadenza era ieri, infatti. A questo proposito non ci sono commenti né dalla Commissione stessa e nemmeno da FCA e PSA ma secondo il Financial Times si andrebbe verso l’apertura di un’inchiesta “approfondita”. La Commissione, infatti, deve decidere sulla fusione la prossima settimana e se ritiene che le due società non abbiano fornito risposte convincenti e concessioni per fugare i dubbi antitrust sull’operazione, scatta la procedura approfondita di 4 mesi.

Vedremo.

Diciamo che ieri tutti hanno aspettato la view della Fed circa il momento e, soprattutto, circa le prospettive per il prossimo futuro.

Prima di arrivare al dunque, però, vi segnaliamo che Steven Mnuchin, il segretario al Tesoro USA, ha riferito nel corso della mattinata che l’economia americana ha gia’ cominciato a “rimbalzare” dai minimi toccati a causa della pandemia, ma la ripresa ‘migliorera” sul serio soltanto nel terzo e quarto trimestre di quest’anno.

Fed.

Il costo del denaro è invariato e compreso tra lo 0 e lo 0,25%, livello a cui era stato portato durante il meeting straordinario del 15 marzo. Probabilmente sarà così per tutto il 2020 e il 2021. Per quanto riguarda l’inflazione PCE, invece, ci si attende un +0,8% quest’anno, un +1,6% nel 2021 e un più 1,7% nel 2022. L’altra informazione rilevante è che si prevede per gli USA un crollo del Pil nel secondo trimestre dell’anno senza precedenti.

L’unica cosa che conta adesso è che questo flagello sia controllato nel mondo e che non mostri più la forza di marzo e aprile.

Buon caffè e buona giornata!

A domani!

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Scritto da Vincenzo Lettieri

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