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La prospettiva della povertà e la realizzazione del rally

Boom! Mazzate da tutte le parti! Crolli verticali e vendite a raffica!

Cos’è successo? Chi è stato il cattivo che ha interrotto il sonno dei mercati? Ma poi, siamo sicuri che l’abbia davvero interrotto?

Prima di provare a rispondere a queste domande e cercare di ricostruire, nel limite del possibile, quanto avvenuto ieri individuandone le ragioni, stamattina vorrei partire da qualcosa di diverso, dalle dichiarazioni di Kristalina Georgieva, Direttrice Generale del Fondo Monetario.

Si, la Tazzulella stamattina “snobba” quanto accaduto ieri (almeno inizialmente) per questioni di coerenza con la propria linea sin qui tenuta: non spaventarsi quando le cose vanno male, non rallegrarsi eccessivamente quando vanno bene, rimanere ancorati alla realtà.

E la realtà è che il covid potrebbe condurre 100 milioni di persone nel mondo a una condizione di estrema povertà.

Questa è la notizia oggi.

La direttrice generale dell’FMI, Kristalina Georgieva, ha lanciato l’allarme chiedendo alle autorità di “fare tutto quello che è in loro potere per promuovere una crescita più inclusiva”, anche perché le risorse stanziate in questi mesi per sostenere famiglie e imprese sono state straordinarie e arrivano ad un ammontare di circa 10.000 miliardi di dollari e non si possono escludere i più deboli da questi sforzi. Secondo la DG, inoltre, le previsioni indicano che il ritorno alla crescita dopo il coronavirus non abbia dimensioni adeguate per essere inclusiva.

Torniamo ai mercati.

Il panico ha invaso tutte le principali piazze mondiali a causa dell’outlook prudente fornito dalla Federal Reserve, che prevede di mantenere bassi i tassi di interesse per anni in vista di una lenta uscita dalla crisi post Covid-19, e il timore che una seconda ondata di contagi possa effettivamente presentarsi.

Parla la Fed e la psicologia degli addetti ai lavori ne risente perché la Fed è la Fed.

Volendo provare ad essere cinici e, dunque, a non attribuire troppo peso a quelle che potrebbero essere le probabilità di un effettivo ritorno al lockdown un po’ ovunque, diciamo che i più hanno colto l’occasione per realizzare il rally delle ultime settimane.

That’s it, probabilmente.

Serviva una scusa per uscire forse? Non lo sappiamo ma è probabile, e la Fed l’ha data. Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni ma sicuramente il livello dei mercati di queste settimane era lontano dalla realtà.

Trump, intervenendo a proposito, ha detto che “la Fed sbaglia molto spesso. Avremo un ottimo terzo trimestre, un ottimo quarto trimestre e uno dei nostri migliori anni di sempre nel 2021. Presto avremo anche un vaccino, terapie e cure. È la mia opinione”.

Nessuno ha dato peso alle sue parole.

Una notizia buona negli USA però c’è e riguarda le richieste di sussidio alla disoccupazione che nella settimana al 6 giugno sono calate ancora una volta. Dato che conferma, ad oggi, l’ipotesi che a maggio sia stato raggiunto il picco.

Italia.

Le misure di contenimento dell’epidemia ad aprile hanno provocato una ulteriore marcata contrazione della produzione industriale che è scivolata del 19,1% rispetto al mese precedente, quando si era registrato un calo anche più forte del 28,4%. Nella media del periodo febbraio-aprile, il livello della produzione cala del 23,2% rispetto ai tre mesi precedenti. Corretta per gli effetti di calendario, la produzione diminuisce in termini tendenziali del 42,5% (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di aprile 2019). Le industrie tessili, dell’abbigliamento, pelli e accessori e quelle della fabbricazione di mezzi di trasporto sono le più colpite, con riduzioni della produzione senza precedenti e rispettivamente pari all’80,5% e al 74%. I cali minori, invece, si osservano nella produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-6,7%) e nelle industrie alimentari, bevande e tabacco (-8,1%).

Unico flash:

  • Intesa Sanpaolo e Rinascente hanno siglato un accordo per un finanziamento da 35 milioni di euro nell’ambito del programma Garanzia Italia di SACE previsto dal Decreto Liquidità.

Buon caffè e buona giornata!

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Scritto da Vincenzo Lettieri

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