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L’alto di gamma e la BCE passando per le immatricolazioni

Isabel Schnabel, componente del comitato esecutivo della BCE, ieri ha detto che nel prossimo mese occorrerà discutere attentamente del ritmo mensile di acquisti di titoli del programma anticrisi Pepp. “Ci dobbiamo chiedere quale sia l’intensità di acquisti necessaria a preservare le condizioni finanziarie storicamente favorevoli”. “Il messaggio importante è che la Bce sarà presente per tutto il tempo necessario. E ciò dipende molto dall’evoluzione della pandemia e dalla velocità di lancio del vaccino. Dato che tutte queste misure possono essere con noi per un bel po’ di tempo, sappiamo anche che i potenziali effetti collaterali potrebbero aumentare nel tempo”.  La politica monetaria non è comunque in grado di sostenere l’economia da sola, ha sottolineato Schnabel, facendo riferimento alla politica fiscale. “Sia la politica monetaria che la politica fiscale non devono essere ritirate troppo presto. E soprattutto in questo momento di altissima incertezza, l’aspetto fiscale è importante, perché il settore privato potrebbe essere riluttante a spendere, ovvero i consumatori potrebbero essere riluttanti a consumare e le imprese potrebbero essere riluttanti a investire. Ecco perché la spesa pubblica è molto importante, con effetti poi anche alla spesa privata”.

Stamattina dedichiamoci al mondo del lusso.

Secondo lo studio Altagamma-Bain Worldwide Luxury Market Monitor 2020, nel 2020 il giro d’affari del mercato dei beni di lusso personali calera’ del 23% circa a 217 miliardi di euro. “La stima esatta dipendera’ dalle vendite degli ultimi mesi del 2020 e potrebbe oscillare tra -21 e -25%”, ha spiegato Claudia D’Arpizio, esperta del settore lusso per Bain & Company. “Il ritorno ai livelli pre-crisi e’ stimato nel 2022 o forse nella prima meta’ del 2023. Il rimbalzo sara’ guidato sia dal recupero delle economie, sia dalla consumer confidence, oltre che dalla ripresa dei flussi turistici e dalla capacita’ del settore di reiventarsi”. “Il settore, comunque, in un’ottica di medio-lungo periodo continuera’ a crescere”.

Le immatricolazioni di autovetture in Europa sono diminuite del 7,8%, con 953.616 nuove macchine vendute, a ottobre rispetto allo stesso mese di un anno fa, tornando quindi negative dopo che a settembre c’era stato un primo segnale positivo (+3,1%), secondo i dati dell’Acea, l’associazione dei costruttori europei.

Per il gruppo Fca a gennaio-ottobre le immatricolazioni nell’Unione Europea sono state 525.088 con un calo del 30,5%, mentre la quota di mercato è diminuita dal 6,9% al 6,6%.

Niente flash stamattina.

Buona giornata e buon caffè!

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Scritto da Vincenzo Lettieri

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