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Giornata positiva sui mercati e la presa di coscienza che diventa forza

Quella di ieri non è stata una giornata particolarmente ricca di notizie sul fronte politico, economico e finanziario sia in Europa che nel resto del mondo. Siamo ormai giunti alla terza/quarta settimana di quarantena e la tensione tra la gente comincia a salire perché non vede risposte concrete nel presente e non vede luce in fondo al tunnel.

Restituisco la fotografia che ho “scattato” in questi giorni parlando con diverse persone che possono esprimere una capacità reddituale differente, che hanno storie, prospettive e realtà diverse. Ciò che le accomuna è la preoccupazione sia per l’oggi che per il domani. Molti stanno già attingendo ai propri risparmi e molti altri semplicemente già non hanno più nulla.

Ripensavo, ascoltandoli, a una mattina di novembre quando uscendo dalla metro a Milano con le cuffiette ascoltavo su Radio 24 una conversazione (ora non riesco a ricordare tra chi) in cui si faceva riferimento agli stipendi bassi nonostante l’enorme accrescimento dei livelli di ricchezza e, per alcuni Paesi, di espansione economica che si stava verificando da tre anni a questa parte e a come questo fosse inaccettabile perché con il costo della vita che aumenta sempre più non c’era abbastanza per risparmiare ma, anzi, al contrario, in virtù di questa impossibilità di risparmiare la gente preferiva consumare tutto al momento in “esperienza”. Quindi, le cene, le discoteche, i weekend. Tutto quello che si può fare con quei 200-300 euro che altrimenti avrebbe dovuto risparmiare e a rimandare una piacevole serata per chissà cosa in futuro.

Ci raccontano che siamo il Paese con uno dei più alti livelli di debito pubblico ma con un risparmio privato enorme. Non ci dicono però che lo stesso è, soprattutto, frutto del passato (o comunque che da questo si genera per differenza con il nuovo). Dovremmo far rientrare anche queste tematiche tra i buoni propositi della politica per il dopo emergenza.

Ebbene, si è preoccupati perché manca l’elemento di tangibilità in questo momento che possa rendere “sereni”. Non ce l’abbiamo. Semplice. Non ce l’abbiamo. La forza deve nascere dalla presa di coscienza della situazione e sostituirsi all’isteria. Non si sa a cosa ciascuno di noi andrà incontro ma occorre fiducia perché la storia ha insegnato che tutto passa e pertanto dobbiamo stringere i denti e aspettare un nuovo giorno. Da qui deve nascere la nostra positività: dalla presa di coscienza.

Torniamo ai mercati.

Ieri è stata una giornata sostanzialmente positiva sull’azionario un po’ ovunque. Il VIX sta calando e questo è un buon segnale. L’obbligazionario è andato diversamente. Lo spread è aumentato. Grosso modo nei prossimi giorni, nelle prossime settimane, capiremo se la matassa tra i Paesi UE riuscirà a sbrogliarsi, come si evolverà il contagio negli Stati Uniti e negli altri Paesi, se in Italia comincerà ad invertirsi il trend e se si potrà capire qualcosa circa le riaperture. Almeno se e come si sta organizzando. Inoltre, prossimamente cominceremo a vedere le prime trimestrali e auguriamoci che gennaio e febbraio siano stati due mesi clamorosamente fantastici per attutire un po’ marzo. Certo sarebbe una boccata d’ossigeno per un tempo quantificabile in 1 secondo in pratica perché il problema non è il passato (tra l’altro le borse ne tengono già conto) ma il futuro. E questo impressiona.

Gli americani si prepararono per un blocco prolungato, soprattutto a New York. La Cina ha affermato che quasi tutte le società industriali hanno ripreso la produzione. Il greggio è arrivato a 20 dollari al barile. Livello molto basso. Trump ha fatto sapere che chiamerà il presidente russo, Vladimir Putin, per discuterne.

Prima di lasciarvi alla vostra tazzulella, qualche notizia flash:

  • il cda del gruppo Tod’s ha deciso “vista la straordinarietà del momento, di non distribuire nessun dividendo”. E Diego e Andrea Della Valle, rispettivamente presidente e vice-presidente, hanno deciso di rinunciare ai loro compensi per l’esercizio 2020;
  • Margherita Distribuzione ha deciso di accogliere la richiesta del Presidente del Consiglio (espressa durante la conferenza stampa di sabato 28 marzo) e integrare con uno sconto del 10% – nei propri punti vendita Auchan e Simply – i buoni spesa messi a disposizione dal Governo attraverso i Comuni per sostenere le famiglie in crisi di liquidità;
  • il comitato direttivo di Expo 2020 Dubai ha concordato di studiare il rinvio di un anno della manifestazione a seguito delle richieste degli Stati membri colpiti dal coronavirus.

Buona giornata!

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Scritto da Vincenzo Lettieri

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